Re: misura del tempo e legame spazio tempo

From: Fatal_Error <nospam_at_nospam.it>
Date: Thu, 1 Sep 2011 19:11:43 +0200

"pasticcere" <amcova_at_gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:0c79148a-61ce-4094-b3cf-083d861edc57_at_z7g2000vbp.googlegroups.com...

> grazie, mi ero dimenticato della fondamentale questione della
> reversibilit�.
> Inoltre confermi il mio dubbio che il tempo in quanto dimensione
> fisica non esiste.
Questo approccio lo avevo illustrato a lungo su free.it.scienza.fisica,
anche se sinceramente non ha avuto il seguito entusiasta che mi aspettavo,
anzi.... La tesi, per ora non confutata, e' che puoi sempre sostituire un
operativamente indefinito orologio temporale (teoricamente reversibile) con
un operativamente definito "orologio entropico", ovvero misurare
irreversibile dS invece di ipoteticamente reversibile dt ed eliminare "tout
court" il tempo in ogni equazione della fisica. Come esempio "eclatante"
avevo portato un orologio a palla di piombo irraggiante nel vuoto con
termometro ed avevo sostituito in molte equazioni (comprese quelle della RR)
il tempo con la dS o, ancora piu' facile, direttamente dt con dT, la
variazione di temperatura misurata dal termometro, dimostrando che quelle
equazioni funzionavano *meglio* di prima, avendo ora una freccia nativa
motivata e irreversibile.

> Ora vorrei dire questo: se avessimo un universo senza nessuna
> trasformazione (n� reversibile n� irreversibile), perfettamente
> statico, allora si potrebbe parlare di tempo?
IMHO assolutamente no, ma anche il moto in se' (ad esempio un pianeta in
orbita ideale, senza effetti mareali ecc. ecc.) non e' "temporale", non ci
sono infatti cambiamenti di stato irreversibili. Per far diventare quel
sistema un orologio temporale ha sempre bisogno di due ingredienti
fondamentali:
1) Uno strumento che esegue misure continue su quel sistema,
inevitabilmente con dS continua
2) Un contatore irreversibile (un sottosistema a n stati che passa
irreversibilmente da uno stato all'altro) inevitabilmente con dS

> Credo che si opssa parlare di tempo solo quando c'� una trasformazione
> in atto.
Si, una trasformazione *irreversibile*, ovvero una dS! In soldoni, solo
quando hai una "contrazione" spaziale di energia/momento (gravitazione) o
quando piu' comunemente hai una "espansione" spaziale di energia/momento
(entropia).

> Torniamo un attimo all'idea di trasformazione come cambiamento della
> distribuzione di energia / quantit� di moto. Se la variazione di
> questa distribuzione corrisponde solamente a un "cubetto" di energia /
> q.d.m. che trasla a velocit� costante, se ci mettiamo nel sistema di
> riferimento inerziale solidale al cubetto, vedremo un universo
> statico!
Infatti, detto in termini un pochino piu' "tecnici", hai dS quando dato un
certo P^v= / d^3 x T^0v , il vettore energia-momento della regione spaziale
**totale** (il volume del "sistema") a cui hai esteso l'integrale, posto
"isolato" (chiuso), cambiano i P^v delle sue sub-regioni spaziali (i
"sotto-volumi").

> Allora il fatto stesso che il tempo scorra o meno dipende
> dall'osservatore!
Noi "osservatori" siamo sistemi con dS continua (entropia), in pratica degli
orologi entropici. Inconsciamente proiettiamo la nostra dS a tutti i
sistemi, anche ad un panetto di piombo nel vuoto cosmico o ai sistemi
quantistici, creando un "tempo di sistema" a nostra immagine e somiglianza
che in realta' non ha nessun riscontro fisico oggettivo.

Per chiarezza, ti ricordo che queste riportate non sono le interpretazioni
"ufficiali" e condivise della fisica, ma solo poco autorevoli ragionamenti
del sottoscritto! :-))
Received on Thu Sep 01 2011 - 19:11:43 CEST

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