"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> wrote in message
news:co5drq$27sr$1_at_newsreader1.mclink.it...
> Io ragiono cosi': applico il teorema di Bernoulli al tubo di flusso che
> contorna l'aqua che cade.
> Dato che la pressione e' costante, dovra' essere costante anche
> v^2/(2g) + h, e questa e' proprio la legge di caduta libera.
> Dunque esiste un rif. in caduta libera in cui l'acqua e' ferma.
>
> Ma che cosa esattamente si vede in questo rif.?
> Se il rubinetto anziche' un getto continuo lasciasse uscire delle
> gocce a intervalli uguali, nel rif. in caduta libera noi vedremmo
> ferma la goccia vicina a noi, e in moto uniforme quelle piu' in alto o
> piu' in basso: verso l'alto quelle piu' in alto, verso il basso quelle
> piu' in basso.
> Quindi le gocce si distanzierebbero sempre piu'.
Io in questo problema non ho capito una cosa:
se siamo in un riferimento in caduta libera l'acqua perche' "cade" ?
Stiamo supponendo di cadere in un campo non uniforme e consideriamo il
nostro riferimento sufficientemente esteso da rendere non trascurabili gli
effetti di marea ?
O siamo solo noi che stiamo osservando l'acqua a cadere mentre il rubinetto,
serbatoio, lavandino eccetera non sono in caduta libera, loro se ne stanno
tranquilli fermi rispetto alla Terra e cio' che ci stiamo chiedendo e' come
vediamo noi, mentre cadiamo, il filo d'acqua ? Pero', in questo secondo
caso, non dovremmo banalmente vedere il filo d'acqua a sezione sempre piu'
piccola via via che cadiamo? Le dimensioni ortogonali al moto non sono
perturbate dal moto no? Se insieme all'acqua facciamo cadere un regolo messo
ortogonalmente alla direzione di caduta il regolo "vedra'" il filo d'acqua
nel tempo sempre piu' stretto e vedra' il filo piu' stetto sotto e piu'
largo sopra.
Pero', mi pare un po' troppo banale perche' nessuno abbia risposto cosi'. Ma
cosa ci sarebbe di sbagliato nella mia risposta? O il problema e' ancora
diverso dalle due eventuali interpretazioni che ho presentato sopra?
> Elio Fabri
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sat Nov 27 2004 - 01:09:18 CET