Bruno Cocciaro ha scritto:
> Io l'ho letto questo libro e non mi ricordo di alcun passo in cui
> comparissero bosoni e/o fermioni, relativita' generale, big bang.
> So molto poco di questi argomenti cosi' non avrei proprio modo di
rispondere
> alle tue domande (che non capisco). Potrei solamente risponderti
con
> un'altra domanda che e':
> coma ha potuto la lettura di quel libro generare in te queste
domande?
> Potresti indicare qualche passo con a seguire le riflessioni che quel
passo
> ha generato in te?
> Ciao.
Il libro, in effetti, lo sto ancora finendo di leggere. Tuttavia le
domande
non mi sono sorte dal libro ma dai due concetti "narrati" in esso della
"non-localit�" e dell'assoluta simultaneit� (se non ho capito male)
della comunicazione "a latere" che avviene tra particelle entangled.
La rappresentazione pi� semplice che mi � venuta in mente per
cercare di salvare capra e cavoli � stata quella di pensare le particelel
entangled in effetti come un'unica particella di uno spazio particolare
(quello che ho chiamato tanto per dargli un nome "bosonico", in cui
tutti i punti dello spazio sono equivalenti perch�, non esistendo
"distanza" tra loro) di cui le componenti "separate" che si rivelano
nello spazio normale (quello che ho chiamato "fermionico" sempre
per dargli un nome) sarebbero, in qualche modo, solo delle
"immagini" (delle specie di proiezioni di cui il nostro spazio
costituirebbe una sorta di "schermo" su cui vengono rivelate e
visualizzate).
E' appena il caso di dire che "bosonico" e "fermionico" li ho usati solo
come etichette per distinguere i concetti. Che cosa sia realmente tutta
questa storia mi piacerebbe sentirlo da qualcun altro pi� pratico di
queste faccende.
Ciao!
Piercarlo
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Received on Fri Nov 26 2004 - 16:11:23 CET