Moonself ha scritto:
> Non so se sia corretta questa mia interpretazione, ma credo che il
> problema sia che E=mc^2 � valida solo per un corpo in quiete.
S�, certo, questa � la c.d. energia di riposo
(essendo m la massa a riposo)
> Quando il
> corpo si muove con velocit� v la sua energia � data da E=Mc^2 dove M=
> m/sqrt[1-(v/c)^2]. Quindi emerge che se v-->c (cio� se v si avvicina
> al valore di c) l'equazione tende a infinito per l'energia.
> Quest'energia � quella che abbiamo fornito al corpo per raggiungere
> tale velocit� quindi se ne deduce che per portare un oggetto dotato di
> massa a velocit� vicine a "c" serve un'energia sempre maggiore, al
> limite infinita.
Quando invece (v/c) --> 0 , cio� v << c la formula che hai dato tu si
pu� sviluppare in
E = m*c^2 + (1/2)*m*v^2
e l'energia totale del corpo risulta dalla somma della sua
energia di riposo con la sua energia cinetica, espressa dalla tradizionale
formula un-mezzo-m-vquadro.
> Se ho sbaLiato qualcosa chiedo scusa e delucidazioni.
No, no, hai detto bene, bravo.
> Un saluto.
> Moonself
ciaociao, Giuseppe
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Received on Wed Nov 03 2004 - 11:51:40 CET