Re: E io faccio un'altra domanda...Re: UNIVERSO
XRay ha scritto:
> E quale sarebbe allora lo scopo della divulgazione? Ti ho gi� visto
> sostenere che per te i maggiori suoi benefici sono il conto corrente
> dello scrittore e al limite il finaziamento della ricerca.
> Ma possibile che sia per tutti cos�? Non ci sar� un po' di buona fede?
A parte che libri decenti ci sono, e li ho citati qualche volta, oltre
le motivazioni che dici ne posso aggiungere due, una secondo me
ignobile, l'altra onesta ma con risultati nulli.
1) In non pochi casi la divulgazione nasconde un intento ideologico:
si vuole indottrinare il lettore con la visione dell'autore in campi
in sostanza non scientifici, contrabbandando certe idee come coerenti
(o magari addirittura conseguenze) dei risultati della scienza.
Rientrano in questa categoria ad es. Fritjof Capra e Paul Davies, per
non parlare ovviamente di Zichichi.
Se poi si fanno anche soldi, si unisce l'utile al dilettevole :-)
2) In altri l'intenzione puo' essere buona: appunto divulgare
conoscenze. Ma l'autore non ha la minima idea del livello mentale del
lettore tipo, di quello che sa o che non sa, di come pensa.
In genere si tratta di persone con scarsa esperienza didattica, o
al piu' limitata all'ambito universitario.
Per es. Greene e' di questo genere, anche se sicuramente il fine
propagandistico non gli e' estraneo.
> ...
> Quello che voglio dire � che oltre alla divulgazione non vedo modo di
> arginare il cosiddetto "analfabetismo scientifico". Insomma, non si
> pu� pretendere una conoscenza diffusa di tutti gli strumenti necessari
> alla comprensione di ogni aspetto scientifico.
E' chiaro che il nostro e' il classico dialogo tra sordi...
Ho gia' detto, ma ti ripeto, che i punto e' che quella divulgazione
non fa assolutamente nulla verso l'analfabetismo scientifico: chi
legge quei libri resta analfabeta come prima.
Anzi peggio, perche' _crede_ di aver appreso qualcosa...
> E allora? Non ne parliamo neanche, non andiamo neanche a cercare di
> raccontarlo?
> Mi sa che cos� facendo gli scienziati finirebbero davvero per
> meritarsi l'immagine degli stregoni che gestiscono misteri
> inaccessibili.
La scienza dell'ultimo secolo *e'* inaccessibile, specialmente per
gente che ignora Galileo, che non sa la differenza tra kW e kWh.
Quello che e' accessibile sono CHIACCHIERE, che fanno piu' danno che
altro.
L'inaccessibilita' non e' assoluta, ma non e' affare della
divulgazione. Le modeste possibilita' che esistono vanno cercate
altrove.
> Mi sembra un discorso un po' troppo "fisico-centrico", anzi, oserei
> dire "ElioFabri-centrico".
Non ho capito.
> ...
> Piuttosto: qualche idea costruttiva (e ragionevolmente praticabie) per
> diffondere la conoscenza scientifica?
Scuola, scuola, scuola, scuola....
------------------------------
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
------------------------------
Received on Wed Oct 27 2004 - 21:51:40 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:23 CET