Re: Spinta Archimede [WAS: domanda fant. sulla gravita']

From: Aleph <nospam_at_no_spam.com>
Date: Wed, 03 Nov 2004 17:00:35 +0100

Daniel ha scritto:

> Aleph wrote:

> C'e' un errore nel pedice della temperatura. Immagino che intendevi
> scrivere

> Pi = k*rho_i*Ti/mu

Ovviamente s�: avevo fatto copia incolla e mi era saltato un pedice.

> Comunque a parte quasta che e' sicuramente una svista, non capisco
> ancora il succo del discorso.
> Le variazioni relative e infinitesime di
> P e rho sono, per un fluido in equilibrio idrostatico, identiche.
> Nessuno potrebbe dubitarlo.

OK.

> Ma tale variazione relativa dipende dalla
> temperatura e quindi e' diversa dentro e fuori; anche su questo,
> immagino, sei d'accordo; basta un calcoletto.

Basta leggere la formula di laplace nei due casi.
 
> Quello che Elio Fabri affermava era semplicemente che per spiegare
> perche' la mongolfiera si solleva si potevano trascurare alcune cose che
> non entrano in maniera determinante nel fenomeno.
> La variazione della
> densita' dei due fluidi e', diciamo, un effetto di ordine superiore
...

Chiariamo un punto una volta per tutte.
 
Ci� che conta, in generale, nella valutazione della risultante delle forze
agenti su di un corpo immerso in un fluido non sono le rispettive
variazioni di densit� relative lungo la verticale, bens� le differenze tra
le rispettive densit� medie (mediate sul volume occupato dal corpo).

Dopodich�, e questo � un discorso separato, l'affermazione che le
variazioni di densit� sarebbero trascurabili rispetto alle variazioni di
pressione (cos� ho inteso le righe di Fabri) � comunque un'affermazione
non corretta, poich� con le ipotesi fatte la corrispondenza tra P e rho �
biunivoca sia dentro sia fuori dal fluido ed � determinata dalla legge del
gas perfetto.

Se invece quelle righe andavano lette nel senso che hai specificato, mi
chiedo perch� mai Fabri abbia contestato queste affermazioni al
sottoscritto, che non ha mai sostenuto nulla di simile, n� in questo
thread, n� da nessun'altra parte.
 
> tanto che NON e' necessaria per spiegare la spinta di Archimede.
...

Questa � un'affermazione che se da un lato pu� essere considerata vera (la
spinta idrostatica si pu� determinare anche prescindendo dalla
considerazione delle densit�), cionondimeno � inaccettabile e paradossale
sul piano filologico e storico.

Cosa dice il "Principio di Archimede"?

Vado a memoria: "Un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso
l'alto uguale al peso della massa contenuta nel volume di fluido spostato".

Come si pu� ben vedere si parla di *peso*, non certo di pressione.
Il peso � dato dalla massa per l'accelerazione di gravit�, e la massa �
data dalla *densit�* (opportunamente calcolata) del fluido per il volume.
La *densit�* (opportunamente calcolata) del corpo immerso subentra nel
calcolo della risultante netta agente su di esso (spinta idrostatica pi�
forza peso).

Questo � il motivo per cui, parlando del Principio di Archimede, risulta
naturale riferirsi alle densit� e non alle pressioni.

...
> La spinta di Archimede ci sarebbe anche nel caso di fluidi
> incompressibili e, quindi, a densita' costante con l'altezza.

Certamente, ma in quel caso la spinta idrostatica si determina, ancora pi�
facilmente, applicando il Principio di Archimede in relazione alle densit�
(costanti) del fluido e del corpo.

...
> > Dopodich� sto ancora aspettando, e lo dico senza spirito polemico ma con
> > sincera curiosit�, le applicazioni dello schema di calcolo basato sulle
> > pressioni a un caso concreto, per poter apprezzare le differenze
> > quantitative sulla stima dei parametri fisici fondamentali che ne derivano
> > rispetto al mio semplice schema approssimato.

> Allora... non e' sempre cosi' complicato come sembra.
[cut]

:))

E' pi� complicato calcolare un integrale di superficie o fare delle
semplici moltiplicazioni tra un volume e delle densit�?

Sia chiaro che non sto contestando il punto di vista di chi preferisce
ragionare e fare calcoli con le pressioni, ma le seguenti due affermazioni:

1) che ragionare sulla base delle densit� sarebbe in qualche modo meno
preciso e/o naturale di ragionare sulla base delle pressioni;

2) che ragionare sulla base delle pressioni sia, dal punto di vista
pratico, pi� facile e pi� vantaggioso.

Saluti,
Aleph


-- 
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito 
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse_at_newsland.it
Received on Wed Nov 03 2004 - 17:00:35 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:23 CET