Il 19 Ott 2004, 14:36, nospam_at_no_spam.com (Aleph) ha scritto:
> dan ha scritto:
>
>
> Questa precisazione conferma la mia idea che flusso non � sinonimo di
> *fluido*, ma di *fluido in movimento*.
E' per questo che si usa la dizione di flussi compressibili, proprio come
avevo inizialmente postato.
> Per quanto riguarda il principio di Archimede esso concerne la Statica dei
> Fluidi, essendo un effetto statico, non dinamico, per cui il riferimento
> alla dinamica e ai flussi mi pare comunque poco calzante.
>
MA e' comunemente usata.
> ...
>
> Per gonfiare un palloncino (che � chiuso) � necessario che la pressione
> interna sia maggiore di quella esterna poich�, oltre alla pressione
> esterna dell'atmosfera, � necessario equilibrare anche l'azione della
> tensione superficiale del materiale elastico che lo costituisce, il quale
> tende ad opporsi al suo gonfiamento.
>
Che c'entra? l'esempio voleva riguardare il fatto che la pressione maggiore
e' necessaria per "spingere" verso l'alto il palloncino (pensa al palloncino
"Zeppelin"; e pensa a quando "esplose").
> Le mongolfiere comuni sono costituite da materiali speciali, con bassa
> tensione superficiale, e sono aperte alla base, per cui differenze di
> pressione apprezzabili tra interno ed esterno provocherebbero la rapida
> fuoriuscita dell'aria calda contenuta nel pallone.
>
Da dove? i moti convettivi spingono l'aria calda verso l'alto; infatti se
vedi le mongolfiere sono molto tese in alto e praticamente flosce vicino
l'imboccatura.
>
> No, la pressione interna non ha nessun effetto propulsivo netto, essendo
> bilanciata dalle pareti dell'involucro: la mongolfiera sale perch� attorno
> ad essa le forze esercitate complessivamente dal fluido si distribuiscono
> in modo da dare una risultante netta verso l'alto pi� grande, in modulo,
> della forza di gravit�. E ci� � perfettamente equivalente ad applicare il
> principio di Archimede.
>
Cioe' secondo te l'aria calda serve solo a riempire l'involucro della
mongolfiera e non serve a dargli la spinta necessaria alla salita? Sei fuori
strada.
> ...
>
> I rapporti tra cosa?
I rapporti tra i pesi.
> Che cosa c'entra una nave con certe caratteristiche che galleggia in acqua
> con la possibilit� di librarsi in volo di una identica nave fatta di
> polistirolo in aria?
> In ogni caso il principio di Archimede vale per ogni fluido, compressibile
> o incompressibile che sia.
>
Ti ho gia detto che il principio di Archimede dipende dal tipo di fluido in
cui fai l'esperienza; lo stesso oggetto posto in fluidi a densita' diversa
(puoi fare l'esperimento facendo variare la densita' dell'acqua) subisce una
spinta diversa; diminuendo la densita' la spinta di archimede diventa sempre
piu' trascurabile.
>
> Sei fuori strada: la compressione di un gas non ha proprio nulla a che
> vedere con il principio di Archimede.
>
non so piu' come spiegartelo.
>
> Di nuovo: la compressibuilit� del fluido non c'entra proprio nulla.
> E' comunque ovvio che la spinta di Archimede sia maggiore nei liquidi
> che nell'aria in condizioni standard, poich�, come gi� detto, quest'ultima
> ha una densit� piuttosto bassa.
Ripeto: Il principio di Archimede *dipende dal tipo di fluido*: dire questo
significa definire le proprieta' termodinamiche del fluido; tra queste la
densita' del fluido; ora si da il caso che minore la densita', maggiore la
compressibilita' del fluido stesso. L'aria e' un fluido *compressibile* ed a
densita' molto inferiore rispetto all'acqua; conclusione: la spinta di
archimede in aria e' trascurabile ai fini del galleggiamento.
> Ad esempio nel Mercurio si potrebbe galleggiare ancora meglio che
> nell'acqua, data la sua notevole densit�.
>
Sulla terraferma galleggi ancora meglio.
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Received on Tue Oct 19 2004 - 15:22:53 CEST