Re: scienza e fenomeni paranormali: sacro e profano.
"Paolo Avogadro" <paolo_avogadro_at_libero.it> wrote in message
news:414D98E7.DF657577_at_libero.it...
> Perch� sono un essere umano piuttosto scettico e finch� non dimostri (tu o
> chiunque altro) che quanto da te affermato (ovvero che scienza e fede sono
2
> cose distinte) non ho motivo di crederti per fede...
Giusto. Immagino che lo stesso scetticismo lo applichi anche a tutte le
affermazioni fatte dalla religione in cui credi, o no? perche' se non lo
fai, ti sei sciolto da solo il dubbio: quello che ritieni sia necessario e
possibile dimostrare e' "scienza", il resto e' "fede".
Se invece sei scettico in generale, anche nelle questioni religiose (ma
allora, secondo molte religioni, saresti un uomo di troppo poca fede), la
dimostrazione l'ho gia' detta, stradetta, e ripetuta: l'accessibilita'
empirica. Qualunque affermazione che sia sperimentalmente accessibile e'
scienza. Il resto non lo e'. E' tutto molto semplice.
Esempio di domanda scientifica: la costante di struttura fine e' esattamente
1/137 oppure no?
Esempio di domanda non-scientifica: il tizio paralitico ha ripreso a
camminare per intercessione diretta di Padre Pio, o per intercessione della
Madonna, o per cause "naturali"?
> Supponiamo per ipotesi che si possa costruire tale divisione:
> Sia l'insieme delle affermazioni A e sia esso limitato(� ragionevole).
> Esiste un insieme di affermazioni dimostrate scientificamente(non vuoto).
> Esiste il complementare ( ovvero affermazioni non dimostrate o credute per
fede
> )(non vuoto).
Non dimostra_bili_ e non falsifica_bili_. E' diverso. Credere alla
relativita' Einsteineana piuttosto che a Brans-Dicke prima degli esperimenti
conclusivi in favore della prima, e' perfettamente lecito e non ha nulla di
fideistico. Infatti questo particolare credere e' 1) condizionato ai dati
sperimentali in nostro possesso, 2) contingente fino a quando un esperimento
risolutivo e' compiuto. Molto diverso e' il credere fideistico, per il quale
i dati sperimentali non contano nulla (e non esistono, e non possono
esistere), e non contingente (perche' non esisteranno mai verifiche).
Non so piu' cosa aggiungere, davvero. Se non vedi la differenza, mi spiace
per te.
> (un'osservazione: mi pare di capiere che, quando ho detto:" tutti devono
avere
> fede", tu possa avere inteso fede religiosa, non era questa la mia
intenzione,
Non limitavo il discorso alla fede religiosa, ma in generale al credere ad
affermazioni non-scientifiche, quindi non solo non dimostrate, ma non
dimostra_bili_ e non falsifica_bili_.
> intendevo fede solo in questo senso(da te ribadito): fare affermazioni non
> dimostrate).
Non era affatto questo il senso, e non ho ribadito quello che qui ora dici.
Fede vuol dire credere ad affermazioni non dimostrabili. Ed e' diverso. Io
posso fare una affermazione non dimostrata, ad esempio "nella galassia
X4567P9 ci sono gli unicorni rosa". Ma questo non implica affatto che io
abbia fede. La fede entra in campo se io *credo* a tale affermazione, senza
sentire la necessita' di verificare, o se tale verifica e' impossibile a
priori.
> Tesi :
> -io non ho fede
> equivalente a:
> -tutte le mie affermazioni sono dimostrate
Ti sbagli di grosso.
> Osservazione io non vedo la dimostrazione scientifica della affermazione
"io non
> ho fede".
> Se questa non esiste allora l'affermazione "tutte le mie affermazioni sono
> dimostrate" � una contraddizione in termini.
Infatti non ha senso.
> Aspetto questa dimostrazione scientifica.
> Questo perch� non ho motivo di crederti per fede.
Eddai su. Hai provato, in maniera permettimi abbastanza ingenua, la tipica
strategia del rigirare la frittata sull'interlocutore. Se vuoi, riprovaci,
sono sicuro che puoi fare meglio di cosi'.
> Una nota storica, sebbene la mia conoscenza di epistemologia sia
estremamente
> limitata e lacunosa, in nessuna descrizione del termine scienza, che io
ricordi,
> era assente un insieme di "conoscenze di base" ritenute vere senza
> dimostrazione. Per essere pi� precisi tutte le descrizioni di scienza che
mi
> vengono in mente necessitavano di alcune affermazioni vere per fede.
No! e no e no e no, ma per la miseria. Perche' continuate (scusa se
generalizzo, ma ste cose saltano fuori talmente spesso che mi scattano i
nervi) a rifiutare un concetto cosi' elementare e cosi' banale che e' quello
della differenza tra dogmi e postulati scientifici. Nella scienza non c'e'
*nessuna* verita' di fede, se non nella testa di qualche persona che non sa
rinunciare a questo concetto (la fede appunto) e la vuole per forza infilare
da tutte le parti.
Ripensa a queste affermazioni scientifiche che ora giudichi "vere per fede".
Elencale. E poi a fianco a questa lista pensa a un set di affermazioni
fideistiche, ed elencale. Non noti nessuna differenza? davvero non riesci a
vedere la differenza tra, ad esempio, il cosiddetto principio di equivalenza
(postulato scientifico: non lo sappiamo dimostrare, ma se hai qualche dubbio
fai l'esperimento e verifichi che e' cosi'), e uno a caso dei dogmi di una
religione a caso? (dogma: non lo sappiamo dimostrare, e se hai qualche
dubbio lo risolvi per fede, dicendo si ci credo o non non ci credo, senza
alcuna giustificazione, ne' razionale, ne' empirica, ne' altro).
> (curiosit�: puoi dimostrarmi che la funzione d'onda associata a una
particella
> qualsiasi ha norma=1, ovvero, per esempio, che se io cerco in tutto
l'universo
> la trovo?)
Non capisco la domanda. Stai cercando di "dimostrare una definizione"?? non
ha nessun senso. Le definizioni sono tutta un'altra categoria, che non
abbiamo nemmeno sfiorato.
> vorrei far notare che (a meno di mie sviste), in tutte le mail su questo
> argomento non hai mai portato alcuna dimostrazione scientifica (sebbene
spesso
> fossero affermazioni ragionevoli, condivisibili o condivise).
Se dici cosi', mi sorge il sospetto che siamo anche con te in assoluta
controfase. Prova a vedere se con questa mail sono riuscito a chiarirti
meglio.
Bye
Hyper
Received on Sun Sep 19 2004 - 19:01:20 CEST
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