Re: Ho visto in tele ... Macchina del Tempo

From: Hypermars <hypermars_at_despammed.com>
Date: Mon, 13 Sep 2004 10:43:32 -0400

"Giacomo Ciani" <giacomo.levaquestomalasciaunpunto.ciani_at_inwind.it> wrote in
message news:2qla1iF10hg3gU2_at_uni-berlin.de...

> No, ma per ora non lo ed io mi sento autorizzato a darme le risposte che
> preferisco, dato che non c'� modo di confermarle o confutarle!

Mi pare che l'ultima divergenza da appianare stia proprio qui. Ti senti
autorizzato. Io lo ritengo invece completamente inutile, controproducente, e
infantile (e parecchie altre brutte cose). Ti senti autorizzato ad
inventarti le risposte alle domande a cui la scienza non puo' dare risposta.
A parte che il fatto che secondo me questo e' indice di insicurezza e di
incapacita' di accettare i propri limiti, proveresti a spiegarmi che senso
ha inventarsi le risposte e trarre da queste, che sono totalmente arbitrarie
e fondate sul nulla, una certezza che, per molti credenti, assurge al ruolo
di verita' assoluta e indiscutibili. Se frequentassi NG a sfondo religioso
(io lo faccio per continuare la mia opera Don-Quixottesca di diffusione del
pensiero razionale e di battaglia contro le superstizioni), ti accorgeresti
che queste risposte inventate sono considerate "piu' certe delle certezze
scientifiche". Il rischio, e la negativita' di tale procedura, e' proprio
questa fossilizzazione intellettuale. Probabilmente, se il credente medio
accettasse, come fai tu, l'assoluta arbitrarieta' di tali "spiegazioni
fideistiche" (risposte inventate), ovvero considerasse la propria fede come
una opinione e null'altro, non ci sarebbe oggi questo scontro e questa
incompatibilita' tra pensiero razionale e pensiero religioso. Il problema
e': vaglielo tu a dire al cattolico che tutti i dogmi fondanti la sua
religione sono risposte inventate...

> Ad ogni modo, e ritorniamo cos� alla questione originale, non vedo come
> il mio darmi questo tipo di risposte _non scientifiche_ a problemi
> (seppure "sul momento") _non scientifici_ possa in qualche modo
> compromettere il mio essere un buon scienziato...

Ho trattato questo punto in una risposta a Bruno Cocciaro. Riassumendo: di
fatto, quando inventi le risposte, in quel momento non sei scienziato. Da un
punto di vista prettamente operativo eh, nulla di trascendentale. Nel senso
che uno scienziato, deontologicamente, *non puo'* inventarsi le risposte,
poiche' cosi' facendo uscirebbe dal suo campo definitorio. A quel punto c'e'
una scelta: lo scetticismo, o il fideismo. Tu ti senti autorizzato a
spogliarti del camice, e ad indossare i panni del credente. E in questo non
vedi contraddizione. Io la vedo eccome, proprio perche' sono due domini
assolutamente incompatibili (le due sfere da tener separate). Ora, secondo
te materia ed anti-materia sono o no in "contraddizione"? possono vivere
solo e solo se separate, che altrimenti si annichilano. Come dicevo a Bruno,
questa e' contraddizione, ma in fondo e' solo una questione semantica.
L'importante e' che concordiamo che siano incompatibili (o si sta da una
parte, o dall'altra), e mi pare che si, concordiamo su questo.

> Questo � un problema diverso da quello di cui si parlava... non si
> discuteva sul "cosa fare": ognuno � libero di fare quello che vuole, a
> mio parere, perch� per definizione, essedno oltre il limite, non c'�
> modo di decidere, in modo scientifico, cosa sia meglio.

Continuo a non vedere il senso e l'utilita', se non come palliativo
psicologico (e su questo non ci piove, per carita'), di inventarsi le
risposte.

> Si discuteva
> piuttosto su cosa implichi "dentro i limiti" (cio� in ambito
> scientifico) qualunque cosa uno faccia oltre tali limiti: a mio parere
> nulla, n� di buono n� di sbagliato.

Su questo pero' ti ho gia' espresso le mie perplessita', richiamando esempi
concreti di quello che puo', e sottolineo puo', portare un approccio
fideistico alla vita in uno scienziato: la fortissima tentazione di
applicare queste metodologie anche nel dominio scientifico, arrivando ai
disastri di cui sopra. Nota inoltre che nel momento in cui uno si inventa
una risposta, in quel momento esaurisce lo stimolo alla ricerca. Pensa ad
esempio alla risposta "perche' Dio ha voluto cosi'" alla domanda "perche' c
ha il valore che ha?". Accettando la nostra, sperabilmente contingente,
ignoranza, ovvero rispondendo "non lo sappiamo, per ora questa domanda e' al
di fuori del dominion scientifico", si lascia una porta aperta a qualsiasi
possibilita'. Inventandosi la risposta, associando cioe' una entita'
soprannaturale alla questione, ripetendo peraltro la procedura millenaria
del Dio tappabuchi, si "risolve" la questione una volta per tutte, si chiude
baracca e burattini, e tanti saluti al fuoco sacro per la ricerca. Le
virgolette su "risolve" stanno ovviamente ad indicare che non si risolve un
bel nulla, ma ci si illude solamente.

> Perfetto! Ma allora come fai a sostenere che le due si danno noia, se
> hai appena afferamto che una sta dove l'altra non arriva!!

Sto cercando in tutti i modi di spiegarlo il piu' chiaramente possibile.

> Certo che ci si pu� andare, e ognuno arrivca dove gli pare, e nessuno
> pu� giudicare se sia meglio un posto o un'altro... e con questo? Vuoi
> dire che � irrazionele? Che non � "logico"? Ti faccio notare che sono
> tutti concetti scientifici, e che quindi hai proprio ragione: non
> c'entrano nulla!

La logica, specialmente se uno da' retta a quella gentaglia che si guadagna
da vivere facendo "teologia", non e' di dominio scientifico. E a dire il
vero, la maggior parte delle religioni, all'interno del proprio dominio di
esistenza, tentano in tutti i modi possibili di rimanere "logiche". Pensa
agli sforzi cristiani per mostrare che Dio non contraddice il principio di
non contraddizione, la teodicea, e tutti gli altri problemi appunto di
*logica*. In sostanza, una religione a caso sceglie un set di dogmi,
inventandoseli chiaramente, e da quelli parte cercando di mimare la
matematica, ovvero deducendo da quelli tutte le conseguenze *logiche* che ne
derivano. Chiaro che a me appare assolutamente ridicolo, che i risultati
sono del tipo: ipotesi Dio esiste ed e' onnipotente, tesi: Dio compie
miracoli. Dimostrazione: poiche' Dio e' onnipotente, puo' compiere miracoli,
cvd. Che e' poi la stessa cosa che hai fatto tu introducendo il Dio
programmatore e i bug-miracoli. Hai cercato di vestire il tutto di una
parvenza di logica. L'unico problema, che fa crollare tutto, e' che questo
set di dogmi sono pure fantasie, pertanto non possono produrre nessuna
certezza.

> Dici di non credere che la scienza possa spiegare tutto, ma nel contempo
> affermi che tutte le domande alle quali la scienza non pu� rispondere
> non hanno senso... predichi bene e razzoli male? ;-)

No, affatto. Ripeto che se a una domanda esistono infinite risposte,
scegliere una di queste possibili risposte perche' e' quella che ci piace di
piu' e ci fa star meglio, non ha senso.

Devo chiudere, anche se sono solo a meta' post.

Bye
Hyper
Received on Mon Sep 13 2004 - 16:43:32 CEST

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