"ricky" <ricky_at_4871289437948172.com> wrote in message
news:rZ_Xc.161591$OR2.7671819_at_news3.tin.it...
>
> "Giacomo Ciani" <giacomo.ciani_at_LEVAQUESTO.tiscalinet.it> ha scritto nel
> messaggio news:2p88k1FhvkmmU2_at_uni-berlin.de...
>
> > Mi spiace, non sono assolutametne d'accordo: le due situazioni sono non
> > poco diverse. La sfera religiosa e, o pu� essere a seconda dei punti di
> > vista, fortemente disgiunta da quella scientifica, e ci� impedisce che
> > le due vadano in conflitto.
>
> Spiacente, il conflitto c'�. Una persona razionale e con mentalit�
> scientifica non pu� proprio credere al fatto che un tizio moltiplicava
pani
> e pesci, cos� come non pu� credere alle streghe e agli incantesimi.
Io sono in totale disaccordo con ricky. Volevo gia' rispondere ad Hypermars,
ma poi l'ha fatto Giacomo Ciani ed ho lasciato stare. Colgo ora l'occasione
per dire la mia posizione che e' sulla stessa linea di quella di Giacomo
sebbene sia un pochino piu' estrema.
Non soltanto io concordo con Giacomo nel dire che le due sfere, quella
religiosa e quella scientifica, sono disgiunte (non che "siano [disgiunte] o
potrebbero esserlo a seconda dei punti vista", io credo proprio che siano
assolutamente disgiunte senza alcun distinguo) ma penso anche che chi
ritiene di vederne una qualsiasi relazione commette un errore dal punto di
vista epistemologico, un gravissimo errore che a me pare purtroppo
abbastanza diffuso.
L'errore, grave, che io vedo e' quello di "prendersi troppo sul serio": si
capisce qualcosina, si riesce a spiegare un certo effetto, si costruisce una
teoria che funziona benissimo per descrivere gli eventi osservati, si
costruiscono tante teorie, poi si riesce a vedere anche una relazione fra le
diverse teorie e ... in tutto cio' ci si vede (ci si vuol vedere) "la mano
di Dio" oppure ci si vede (ci si vuol vedere) il meccanicismo piu' puro
associato alla sicura assenza di alcun "essere superiore" indefinito (e'
tutto un insieme di palline che battono fra di loro, non c'e' nient'altro.
L'altro e' solo fatto di chiacchere dei filosofi o, peggio ancora, dei
teologi).
Un insieme di elettroni potrebbe ridere di gusto di quegli elettroni
"antiscientifici" che credono in eventi impossibili, addirittura credono che
un giorno un tipo (un elettrone) incontro' nel suo cammino un altro tipo in
tutto simile a lui, aveva solo "carica opposta" (cioe' i due si attraevano
invece che respingersi vicendevolmente, ma si sa che gli elettroni si
respingono sempre fra di loro). La storiella in cui credono gli
antiscientifici narra che i due incontrandosi siano istantaneamente
scomparsi in un lampo di luce intesissima.
I tipi che credono che un giorno un tizio cammino' sulle acque, a mio modo
di vedere sono piu' o meno allo stesso livello degli elettroni
antiscientifici.
Dio, anima, vita (eterna), morte (eterna), sono tutti temi sui quali la
fisica, secondo me, non ha proprio alcunche' da dire. Dal punto di vista
scientifico ne sappiamo talmente poco, o meglio niente, che non siamo
nemmeno in grado di dire se sara' per sempre cosi' (cioe' che
scientificamente non potremo mai dire alcunche' su tali temi) o no.
Per come la vedo io trovare contraddittorio l'essere scienziato e credente
e' come trovare contraddittorio l'essere fruttivendolo e milanista.
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Tue Aug 31 2004 - 16:02:47 CEST