Re: Galileo Galilei condivideva l'idea dello spazio assoluto?

From: <simonefancello_at_gmail.com>
Date: Thu, 5 Mar 2020 07:10:51 -0800 (PST)

Il giorno giovedì 5 marzo 2020 15:05:03 UTC+1, Furio Petrossi ha scritto:
> Scrive Koyré nel 1943 (conosco solo la versione inglese, ma cercherò nelle opere in italiano)
> "Thus, in order to appear evident, the principle of inertial motion presupposes
> (a) the possibility of isolating a given body from all its physical environment,
> (b) the conception of space which identifies it with the homogeneous, infinite space of Euclidian geometry, and
> (c) a conception of movement-and of rest-
> which considers them as states and places them on the same ontologicalevel of being."
>
> Lo spazio di Galileo è geometrico, senza luoghi privilegiati.
> Bruno di spingerà ben oltre, e pagherà ben oltre le sue ipotesi.
>
> fp

Geometrico (euclideo) lo è però anche quello di Newton,che però aveva in mente uno spazio assoluto.

Che il principio di relatività abbia poi come logica conseguenza l'assenza di luoghi (sistemi di riferimento) privilegiati, ci è oggi evidente.
Non sono convinto però che Galilei avesse questa consapevolezza.
Nei suoi scritti infatti lo utilizza come argomento per provare il moto della Terra. Ma moto relativamente a cosa?


A me sembra che Galilei utilizzi l'argomento della validità del principio di relatività solo per dimostrare che, stando sulla Terra (evidentemente da lui considerata come riferimento inerziale - cosa che entro certi limiti è effettivamente accettabile), non possiamo renderci conto del suo moto, ma che in fondo in fondo essa è assolutamente in moto, mentre il Sole sarebbe assolutamente in quiete.
Received on Thu Mar 05 2020 - 16:10:51 CET

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