Re: Effetti schermanti sui trasformatori?

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Mon, 30 Aug 2004 21:19:53 +0200

Sb ha scritto:
> In questo caso il campo (forse si dovrebbe dire flusso) disperso �
> esterno alla spira. Come si pu� parlare di coefficiente di
> accoppiamento col campo (o flusso) disperso?
Ha gia' risposto Angela, ma si puo' vedere la cosa anche da un altro
punto di vista.

In un trasformatore siparla di "flusso disperso" perche' non tutte le
linee del campo generato dal primario cono concatenate col secondario.
Di conseguenza il flusso concatenato col secondario e' minore di
quello totale dovuto al primario, e questo produce un coeff. di mutua
induzione minore del valore massimo sqrt(L1*L2).

Questo flusso disperso e' pero' sempre in ultima analisi dovuto a un
campo magnetico, del quale e' importante per il nostro discorso
seguire l'andamento. Ecco perche' ho preferito parlare di "campo
disperso".

Va anche ricordato che stavamo parlando di schermaggio, ossia non di
un generico caso di flusso disperso, ma duiquellao che si risove in un
campo cheinvece di riestare nel ciruito magnetio si chiude nello
spazio circostante, potendo quindi influire su altri componenti
vicini.
(Tanti anni fa, mentre mi costruivo un registratore a nastro, dovetti
fare appunto i conti con questo genere di "flusso disperso", che
induceva ronzio nelle testine di ascolto.)

E' questo campo che risulta concatenato anche con la spira di cui
parliamo, ed e' per questo che essa puo' agire da antidoto.

Si potrebbe avere invece (si ha) un accoppiamento non perfetto tra
primario e secondario anche senza avere campo disperso all'esterno.
Questo non potrebbe essere ridotto con la spira in corto, ma non da'
fastidio e non occorre schermarlo.
 

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Mon Aug 30 2004 - 21:19:53 CEST

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