Re: Ho visto in tele ... Macchina del Tempo

From: Giacomo Ciani <giacomo.ciani_at_LEVAQUESTO.tiscalinet.it>
Date: Sun, 29 Aug 2004 19:26:22 +0200

ricky wrote:
> "Giacomo Ciani" <giacomo.ciani_at_LEVAQUESTO.tiscalinet.it> ha scritto
> nel messaggio news:2p88k1FhvkmmU2_at_uni-berlin.de...
>
>> Mi spiace, non sono assolutametne d'accordo: le due situazioni sono
>> non poco diverse. La sfera religiosa e, o pu� essere a seconda dei
>> punti di vista, fortemente disgiunta da quella scientifica, e ci�
>> impedisce che le due vadano in conflitto.
>
> Spiacente, il conflitto c'�.

Come pu� esserci conflitto fra due cose disgiunte? Puoi anche criticare
la fede religiosa, ma non puoi certo farlo con armi scientifiche. Cos�
come non puoi dimostrare con la matematica che una poesia � bella o
brutta... la poesia puoi comunque critcarla, ma le tue argomentazioni
devono rpendere le mosse da un'mabito che con essa abbia a che fare.
Stessa cosa fra scineza e religione.

> Una persona razionale e con mentalit�
> scientifica non pu� proprio credere al fatto che un tizio
> moltiplicava pani e pesci, cos� come non pu� credere alle streghe e
> agli incantesimi.

Mi sembra un'affermazione piuttosto categorica, che un po' stride con
l'oggettivit� e l'apertura che dovrebbe essere propria di "una persona
razionale e con mentalit� scientifica".
E perch� poi non dovrebbe crederci? Certo, non ha diritto (nel senso che
sarebbe piuttosto insensato) di cercare di "provarti" che la sua fede �
giusta (commetterebbe lo stesso errore che critico nel periodo
precedente), ma non vedo perch� tu possa averne di affermare che �
sbagliata: sei a corto di prove cos� come lo � lui... e per il semplice
fatto che in quell'ambito prove non possono essercene, almeno non nel
senso "scientifico" del termine.
Ma voler imporre la logica scientifica come unica possibile � a mio
parere un pericoloso atto di superbia, oppure di fede... :-)

>> Puoi certo opinare sul fatto che le persone
>> da te citate siano disposte a credere in qualcosa senza uno straccio
>> di prova (e anche su questo ci sarebbe da discutere), ma non puoi
>> paragonarle a chi, invece, pretende di rimanere nell'ambito della
>> scienza e usarne gli strumenti per sostenere tesi incongruenti.
>
> Se ho capito bene, filosoficamente preferisco quasi i secondi.

E cos� come sulla fede, sulle preferenze non si pu� discutere: i gusti
sono gusti, e non devono essere provati... perch� la fede dovrebbe?

> Se un
> tizio dice di avere prove sul funzionamento della magia, significa
> che sta quanto meno tentando di dimostrare le sue tesi con prove
> osservabili (magari facendo credere di averle), mi sembra gi� un
> passo avanti rispetto a chi si rassegna a credere senza avere le
> prove.

Stai confondendo l'intento con il risultato: se un tizio scrive 1000
pagine di dimostrazione matematica (della _nostra_ matematica, perch�
potrebbe esisterne altra) per provare che 2+2 non fa 4, io posso
apprezzare lo sforzo, ma sono costretto a constatarne, e sostenerne a
spada tratta, il fallimento.
Ma se uno le stesse 1000 pagine le impiega per raccontare che a lui il
2, come numero, piace pi� del 3, non posso certo dire che sta
sbagliando... posso dire che serve a poco, che � soggettivo, che non ha
pi� valore di uno a cui piace pi� il 6 del 2, ma non certo che �
sbagliato!

> Invece mi scandalizzo di brutto almeno finch� non porti le prove
> della tua affermazione. Non esistono prove del contrario?
> Beh...grazie al cielo esiste il rasoio di Occam che mi permette di
> decidere circa la tua affermazione o di sapere con quasi totale
> certezza se su Plutone non esistono piramidi a base esagonale, bench�
> io non sia mai stato su Plutone.

Del rasoio di Occam ne ho sentito parlare in modo occasionale e non
certo preciso. Ad ogni modo la fede � indotta da una serie di eventi
(testimoniati per via scritte e orale) dei quali non � provata la
veridicit�, am neppure la falsit�: quindi, se proprio vuoi vederla in
ottica scientifica, la fede � una teoria che spiega la presenza di tali
testimonianze (�, o pu� essere, molto pi� di questo, dato che si basa
anche su "contatti" personali con l'ipotetico Dio); tu ne hai un'altra?
Sicuramente. E' migliore? C'� molto da discuterne. L'osservazione
fondamentale � per� che, giusta o sbagliata che sia, non pu� essere
confutata sulla base della sua incongruenza con le altre teorie che
modellizzano il funzionamento del mondo che osservaimo, perch� tale
incongruenza non sussite: parlando i cose diverse, a livelli diversi,
quindi (e mi ripeto) non vanno in conflitto. A meno che uno non ce le
voglia mettere per forza...

D'altronde, e con questo non volgio certo convincerti (non saprei
neanche di cosa) ma solo stimolarti ad una visione pi� aperta e critica,
hai mai provato a pensare al problema "al contrario"? Parti dall'assunto
che (un) Dio esista davvero, e che una (o tutte) le fedi religiose
esistenti siano davvero fondate: cambierebbe qualcosa? Ci sarebbero modo
di provarlo? No, quindi non si pu� decidere se � ragionevole o meno
crederci... Se leggi la mia ultima risposta a Hypermas (non ancora
comparsa al momento in cui scrivo), ci trovi un semplice e rozzo esempio
di un mondo creato da un programmatore; se in tale mondo lui giocasse a
fare Dio, osserverebbe la stessa cosa che sta accadendo adesso fra gli
uomini: alcuni crederebbero in un ente superiore che sfugge alle regole
del loro mondo, mentre altri sarebbero scettici. Ma avrebbero in quel
caso ragione i primi... :-)

Ciao

Giacomo
Received on Sun Aug 29 2004 - 19:26:22 CEST

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