Il 25 Ago 2004, 06:12, angela_at_angela.it (Angela) ha scritto:
che la sua velocit� sia *invariante* in ogni sistema di riferimento
inerziale, giusto o sbagliato?
Limitatamente a quel che dici non � n� giusto n� sbagliato in
quanto l'affermazione contiene due incognite: "invariante".
"sistema di riferimento inerziale". Non dubito che tu
sappia sostanziare correttamente entrambe le
locuzioni, il punto delicato in particolare � invariante.
> Se la velocit� della luce, pur non essendo infinita, fosse componibile
con altre velocit� in modo galileliano tempo e spazio resterebbero
assoluti e potrei continuare a dare senso alla simultaneit�, giusto?
Se per modo galileiano intendi il modo galileiano di traduzione
degli eventi fra riferimenti differenti quello contiene gi� la
simultaneit�. Per� leggendo quello che scrivi in seguito vedo
che il motivo di questa osservazione � quello che viene
evidenziato in quella pagina.
> Ho anche trovato un sito sul "treno di Einstein":
> http://digilander.libero.it/laboratoriostoria004/Dati/904einstain.html
E' un link in un ipertesto di una classe
di liceo trevigiana. C'� un errore nel link
einstain anzich� einstein, dubito che lo
scopo fosse di fornire un quadro esatto
sul principio di simultaneit�.
> Leggendolo non ho capito una cosa: non viene detto che la
>simultaneit� viene persa per l'invarianza della velocit� della luce,
>ma si sofferma solo sul fatto di quello che gli osservatori "vedono"
>prima e dopo....
Il fatto � che il
testo riportato
� una parte
del testo
complessivo.
> per il solo fatto che l'osservatore in moto sul treno "vede" i lampi in
> istanti diversi ...
La parte che viene riportata
non � sufficientemente completa
per convincersi della correttezza
del criterio di simultaneit�.
Gli elementi essenziali sono gi� stati scritti.
ma
> dato che si tratta della traduzione di un articolo di Einstein sicuramente
> sbaglio io
No, hai ragione, se fosse il solo fatto che l'osservatore vede i flash in
tempi diversi avresti ragione. Il fatto � che l'osservatore � nel punto
medio (cio� equidistante sul treno dai punti da cui la luce parte), che
vale il principio di relativit�, che la velocit� della luce non
dipende dalla velocit� della sorgente rispetto al riferimento, la
conseguenza di ci� � che se l'osservatore nel punto medio sul treno
osserva i due flash in tempi diversi significa che non sono partiti nello
stesso istante.
Nota che non basta che la velocit� della luce sia uguale
in tutti i riferimenti inerziali, quanto che sia indipendente dal moto della
sorgente e che valga il principio di relativit�, in base al quale nel caso
specifico possiamo dedurre l'indipendenza dal riferimento oltre che
dal moto della sorgente. Se per� sinteticamente asseriamo che la
velocit� di qualsiasi raggio di luce � indipendente dal sistema di
riferimento rispetto al quale � misurato, allora sintetizziamo
quanto serve.
Un esempio con il suono chiarisce quali sono i punti significativi:
se ripetiamo tutto con il suono sentito succede che la velocit�
del suono che si propaga sul treno misurata sul treno � uguale
alla velocit� del suono che si propaga sulla banchina misurato
sulla banchina, invece la velocit� del suono che si propaga sul
treno misurata sulla banchina non � uguale alle due velocit�
misurate prima. In tal caso come costruiresti tu un criterio di
simultaneit�?
> (oppure Einstein ha voluto semplificare i concetti trattandosi di
> un'esposizione divulgativa)
No, io ho letto
la stampa completa
e non c'�
nessuna
semplificazione.
> Grazie e ciao a tutti
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Inviato via
http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Wed Aug 25 2004 - 22:16:36 CEST