Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> wrote in message news:<ceoln5$1oun$3_at_newsreader2.mclink.it>...
> > Per qualunque calcolo rispondo perch� ho il programma.
> Magnifico!
>
> Se qualcuno voleva capire la differenza tra un ingegnere e un fisico,
> questo e' un esempio perfetto.
>
>
> ------------------------------
> Elio Fabri
> Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
> ------------------------------
Non facciamo la solita diatriba. Esistono esempi di ingegneri che
vanno avanti a tabelle e di fisici che non sanno quello di cui
parlano. Accetto il fatto che esistano differenze tra ingegneri e
fisici, ma non penso che sia rappresentativo quello che emerge da
questo post. Nella mia esperienza (sono ingegnere nucleare) ho
lavorato abbastanza con fisici, su argomenti di fisica applicata,
facendo della ricerca, e l'esperienza � sempre stata ottima. Le nostre
collaborazioni sono sempre state molto fattive, siamo sempre riusciti
a capirci con un linguaggio comune e a discutere di tutto. Qualcuno ci
metteva di pi� del suo ma ti ripeto che la collaborazione � stata
ottima. Se c'era qualcosa che non sapevo e i fisici s� potevo sempre
studiarmela e cos� anche loro. Ho inserito anche nel mio piano di
studi esami della facolt� di Fisica, di cui ho seguito i corsi e
superato l'esame; non ho mai avuto la sensazione di trovarmi a disagio
o di avere impostazioni diametralmente opposte rispetto agli studenti
di fisica con cui seguivo il corso. Il caso di ingegneria nucleare �
forse un p� anomalo ma su questo non saprei pronunciarmi. Sicuramente
vi � differenza tra gli ingegneri laureati col vecchio sistema
(fortunatamente per ingegneria nucleare esiste solo la laurea
specialistica)e col nuovo e questo peggioramento � stato pi� marcato
che a Fisica.
Conosco molti ingegneri che senza la tabella o la formuletta non sanno
dove parare. Conosco ingegneri che si costruiscono velocemente modelli
approssimati dei sistemi che studiano a partire da principi primi.
D'altro canto ho conosciuto fisici laureati col massimo dei voti e che
hanno preparato una tesi teorica sul comportamente elettromagnetico di
superconduttori, che non sapevano le equazioni di Maxwell. Vi sono
coloro che approfondiscono i problemi e cercano quello di cui si
occupano e altri che non lo fanno. Entrambe le tipologia di persone si
possono riscontrare a Fisica cos� come a Ingegneria.
Piuttosto il mondo del lavoro non aiuta. C'� una grande richiesta di
ingegneri, ma in realt� la percentuale di persone che va a fare un
lavoro per cui serva la preparazione di un ingegnere � molto bassa.
Intendo attivit� in cui sia richiesta capacit� innovativa e
progettuale. Per inventare e ottimizzare qualcosa di nuovo occorre un
ingegnere (o un fisico se ti va): la stragrande maggioranza delle
attivit� per cui viene poi assunto un ingegnere invece sarebbe meglio
assolta da un buon tecnico con esperienza. Quando lavoravo in una
ditta privata di protettori elettrici per compressori mi ero
sviluppato un modello del riscaldamento del protettore. Il modello
funzionava bene e permetteva di trovare il modello migliore di
protettore sulla base del motore del cliente senza dover fare mille
tentativi. Il mio capo mi disse di non perdere tempo con qeulle
stronzate e pensare a come limare mezzo millimetro di plastica dalla
spessore della scatola del protettore.
I risultati sono due:
-pochi anni dopo la laurea uno si � dimenticato tutto quello che ha
studiato, non avendo avuto mai possibilit� di utilizzarlo.
-l'universit� si adatter� man mano al mondo del lavoro producendo
persone con una preparazione mediocre.
Questi aspetti, pi� che una sterile diatriba tra fisici e ingegneri,
mi sembrano meritevoli di essere approfonditi.
Ciao
Flavio
Received on Wed Aug 04 2004 - 11:42:06 CEST
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