Re: Spettro della luce solare

From: Giacomo Ciani <giacomo.ciani_at_LEVAQUESTO.tiscalinet.it>
Date: Sun, 1 Aug 2004 00:43:20 +0200

> Ma se il fotone non � unidimensionale, allora se i rivelatori fossero
> piccolissimi e vicinissime, pi� rivelatori rivelerebbero un unico
> fotone (bello ciotto come un salsicciotto) .-)

La cosa � un po' pi� complessa di cos�, ed ha strettamente a che fare
con la meccanica quantistica... io provo a dartene un'idea, ma non
garantisco: in MQ una particella pu� trovarsi in stati in cui alcune
quantit� che la riguardano non sono esattemtne definite. Ad esempio la
particella potrebbe non essere in una posizione ben precisa, ma avere
probabilit� diverse di trovarsi in diversi punti dello spazio
(ovviamente la somma delle probabilit� deve fare 1!). Attenzione! Questa
distribuzione di probabilit� non dipende dal fatto che noi non
conosciamo alcune informazioni sulla particella, ma proprio dal fatto la
sua posizione non � definita. In pratica non � giusto dire "la
particella ha una posizine precisa ma io non la so", quanto invece "_la_
posizione della particella non esiste".
Quando poi si va a fare una misura di posizione sulla particella,
otterremo comunque un risultato: questo � dovuto al fatto che noi
perturbiamo la particella, facendola passare dallo stato iniziale I in
cui aveva posizione "indefinita" ad uno stato finale F in cui tale
posizione invece � ben definita. In quale di tutti i possibili stati F
"a posizione definita" andr� a finire la particella dipende dallo stato
iniziale I: andr� a finire in ognuno degli stati F che corrispondonoa
posizione che nello stato I avevano probailit� diversa da 0, e lo far�
proprio con tale probabilit�.
Quindi, riportando il nostro discorso alla direzine del fotone, esso pu�
non avere direzione definita, ma piuttosto avere una distribuzione di
probabilit� (magari molto "stretta" intornoa d una data direzione) fra
le varie direzioni. Quando per� lo rilevi, lo perturbi e fai in modo che
la sua posizione diventi definita: esso colpir� un solo rivelatore, ma
se tu potessi creare tante copie identiche di quel fotone (e sottolineo
_identiche_), esse non colpirebbero sempre lo stesso rivelatore...

> Cmq � meglio essere onesto con tutti.
>
> Non vogli che mtentiate di farmi capire cose sottili e profonde sui
> fotoni, chiedo solo se considerarli come delle onde unidimensionali,
> come dei segmenti di lunghezza deltax, viaggianti a velocit� c in
> ogni direzione, possa essere un approccio accettabile.

Senza consocere lo scopo per il quale vuoi usare questo modello, �
difficile da dire, e anche sapenolo io non sarei comunque la persona
indicata per diri se � accettabile. Ad ogni modo non mi sembra cos�
male, magari sostituendo "segmenti" con "pacchetti d'onda
unidimensionali"

> Insomma,
> vorrei evitare di limitarmi a pensare: sonop particelle puntiformi di
> massa zero. Vorrei introdurre il concetto di pacchetto d'onda per
> rappresentarli (spesso � utile, lo so benissimo poich� lo vedo
> ovunque) e vorrei sapere solo questa benedetta onda localizzata, con
> tutte le approssimazioni del caso, cosa effettivamete sia da un punto
> di vista strettamente fisico (n� filosofico, n� troppo sottilemnte
> "quantisdtico")
>
> Insomma, quando nei libri ti fanno vedere il fotone come pachetto
> d'onda, lo considerano come?

Come appunto un pacchetto d'onde! :-)

> Quando lungo?

Questo � variabile: tanto pi� il fotone � monocromatico, tanto pi� �
lungo. E viceversa...

>Di quante dimensioni?

Mah... non so che aggiungere a quello ceh ti ho gi� detto. Speriamo
nell'intervento di qualcuno pi� esperto.

> E badate che lo so che anche il campo classico pu� essere considerato
> unidimensionale, semplificando la realt� ed immagonando che sia
> realmente unidimensionale. Ma io non voglio delle semplificazioni,
> voglio capire il fotone *come pacchetto d'onda" che razza di
> caratteristiche dimensionali ha? Grazie

Mi spiace, ma non ti seguo: tutta la fisica � "una semplificazione", o
forse "una complicazione", ma non certo la realt�! Si lavora con
modelli, che sono pi� o meno giusti a seconda dell'ambito in cui li
vogliamo applicare...

Ciao

Giacomo
Received on Sun Aug 01 2004 - 00:43:20 CEST

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