om - Wed Jul 28 21:24:07 2004
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Giorgio Bibbiani ha scritto:
> Il Landau-Lifsits 3 non e' un brutto libro, e' ricco di esempi
> risolti, pero' e' consigliabile leggerlo in parallelo a testi piu'
> orientati alla didattica perche' veramente gli autori non si sono
> sforzati di scrivere un libro comprensibile.
> Suppongo che nel brano citato, come pure altrove, utilizzi il teorema
> di Wigner-Eckart, che pure riesce a non nominare in tutto il libro
> (tipico difetto di stile dei LL e' quello di non citare gli autori),
> questo teorema e' esposto in modo credo abbastanza chiaro ad es. sul
> Sakurai di MQ (come da nick! :-).
Non credo sia questione di citare o non citare.
Il tentativo e' di farne a meno, del teorema di W-E, e di sostituirlo
con argomenti semiintuitivi.
Questo era un approccio standard ai tempi in cui e' stato scritto il
Landau.
Dato che io sono di un'altra generazione, non so come la cosa sia
affrontata sul Sakurai, ne' sul Cohen-Tannoudji: libri che sono
entrambi usciti quando io avevo smesso d'insegnare Fisica Teorica.
Dubito pero' che trattino di rappresentaioni di gruppi e di tutta la
catena di teoremi occorrenti per arrivare a W-E.
Ma per es. al tempo in cui io avevo il corso di FT, il teorema di W-E
era appunto materia di quel corso, non di Istituzioni: quindi chi
trattava l'effetto Zeeman anomalo a Istituzioni si doveva
arrangiare...
Posso fare un altro esempio, ed e' il Dirac. Anche li' non si parla di
teorema di W-E, ma ci trovi la dimostrazione accurata del caso
particolare che serve per l'effetto Zeeman anomalo.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Wed Jul 28 2004 - 21:24:07 CEST
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