Re: Materia oscura e leggi di Keplero

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Wed, 28 Jul 2004 21:25:39 +0200

Debbo emendare quello che hoscritto, perche' non vorrei creare
confusioni.
Avevo frainteso quello che scriveva Stefania: e' vero che quelle che
si misurano sono le velocita' radiali, nel senso che il termine ha in
astronomia.
Poi si usano queste velocita' in due modi diversi, per le galassie e
per gli ammassi.

Per le galassie a spirale, dalle velocita' radiali delle stelle del
disco si ricavano le "velocit'a circolari" di cui ho aarlato, intese
come velocita' delle stelle rispetto al centro della galassia.
Si traccia la "curva di velocita'", v(r) in funzione della distanza
dal centro, e da questa, usando la terza legge di Keplero la
distribuzione di massa.

Per gli ammassi invece le velocita' radiali delle singole galassie
(ricavate dalla media delle velocita' delle proprie stelle) danno
un'informazione parziale sull'energia cinetica della galassia rispetto
al cdm dell'ammasso. Parziale perche' mancano le altre due componenti
della velocita', ma si assume che in meida contribuiscano allo
stesso modo all'en. cinetica.
Il teorema del viriale fa passare dall'en. coientica all'en. pot.
grav. media, ed e' qui il problema: l'en. pot. cosi' calcolata e'
molto maggiore (anche 10 volte) di quella che si puo' calcolare a
partire dalla massa visibile (stelle).
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Wed Jul 28 2004 - 21:25:39 CEST

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