Re: Newton primo scenziato moderno o ultimo dei maghi ?

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Fri, 08 Jul 2011 21:47:03 +0200

L ha scritto:
> Se l'autore dell'articolo � questo signore:
> http://www.dima.unige.it/~bartocci/
>
> Mi domando: come fa ad insegnare matematica alla Columbia University?
Non mi risulta che dica questo. Dice solo di essere "fellow of the
italian academiy" alla Columbia University.
Sembra invece che sia prof. associato di fisica matematica a Genova.
Comunque non lo conosco.

> Abbiamo con Newton e Leibniz due approcci diversi allo stesso problema
> l'analisi del calcolo integrodifferenziale.
>
> Leibniz punter� su una teoria in cui si pu� usare il concetto di
> infinitesimo ed � l'unico titolato a dirsi autore del calcolo
> infinitesimale.
>
> Newton punter� su una teoria in cui si deve usare il concetto di
> differenza finita.
Se ho capito bene questo lo dici tu, non Bartocci.
E a mio giudizio non e' affatto vero.
Ma i "Principia" li hai mai letti?
Dove sarebbero le differenze finite?
Newton fa larghissimo uso di "quiantita' evanescenti", che casomai
ricordano piuttosto di "indivisibili" di Cavalieri.
In qualche punto, anche se non lo cita' ragiona proprio come Cavalieri.

> E' -in ambito filosofico- il gap tra empirismo (Newtoniano) e idealismo
> (di Leibniz).
Io quello di Leibniz non lo chiamerei idealismo, ma razionalismo.
Non riguarda infatti la questione ontologica, di che cosa siano gli
oggetti esistenti, ma quella gnoseologica: coem si raggiunge la
conoscenza.
Pero' io non sono un filosofo :-)

> *Leibniz propone dei modelli in forma chiusa, esatti, ma poco
> attinenti al reale, specie negli stati di transizione che nella fisica
> subatomica si rivelano ad andamento quantico.
>
> *Newton propone un embrione di teoria quantica, anche essa per�
> tagliata ai valor medi durante le transizioni, poco adatta a
> descrivere una transizione che descriva -con accuratezza- la
> evoluzione tra una situazione e la successiva non puramente con un
> irrealistico gradino.
Di quello che scrivi qui non capisco una parola, e comunque non mi
pare che rappresenti affatto il pensiero dei due.
                               

-- 
Elio Fabri
La conoscenza viene da Papa Bondye', appartiene a tutti, e se non si
condivide si perde.
Received on Fri Jul 08 2011 - 21:47:03 CEST

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