Innanzitutto ciao, e grazie tante per i chiarimenti. Poi...
Elio Fabri ha scritto:
> gianfrancois ha scritto:
> > Devo capire bene cosa accade ad un campo elettromagnetico classico e
> > quantistico!
> > ...
> > d(nu)F(munu)=j(mu)
> Non capisco perche' prima parli di potenziali e poiscrivi le equazioni
> per F.
Perch� quest'osservazione? In generale non potrei farlo? Non sono legati F
ed A ??? [F(m,n)=d(m)A(n)-d(n)A(m)]
> Inizialmente ho quattro gradi di libert� (le componenti del
> quadri-vettore).
> > So dalla teoria dei sistemi (Rouch�-Capelli!) che per risolvere il
> > problema esattamente ho bisogno di quattro equazioni.
> Teoria dei sistemi???
> Non sarai mica un ingegnere?
C'� bisogno di offendere cos�???
:-)
> > ...
> Mi pare che possa bastare.
PERFETTO!?!
Ora cosa succede quando entriamo nell'ambito quantistico?
Mi spiego meglio... perch� la frase che non mi torna � "mentre nella
teoria classica la gauge era fissata, nella teoria quantistica
quest'arbitrariet� di scelta rimane"...
Ti ricorda qualcosa? E' possibile che sia questa la differenza? L'ho
trovata su certi appunti sotto il paragrafo "Quantizzazione covariante del
campo elettromagnetico"...
Se fosse vera mancherebbe una relazione, analoga a quella classica - cio�
quella d'aver fissato f=0 (gauge di coulomb) ... e quindi i gradi libert�
ritornerebbero tre. Sbaglio? E se si, dove?
Ecco, vorrei capire finalmente perch� c'� questa discriminazione... se c'�
una ragione intuitiva che mi chiarisca ulteriormente le differenze e le
analogie tra ambito classico e quantistico - visto che, come bene hai
detto all'inizio della tua risposta, il formalismo covariante � solo una
questione di notazioni.
Comunque grazie ancora, e mi appello alla tua pazienza scusandomi nel caso
mi fosse sfuggito qualcosa...
:-p
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Received on Sun Jul 25 2004 - 11:51:29 CEST