"Vitto" <deimos83_at_inwind.it> ha scritto nel messaggio
news:nxsGc.37559$c_1.1209968_at_twister1.libero.it...
> Ma cosa vuol dire, detto in termini semplici, che il potenziale ai capi di
> una resistenza � in fase con la corrente, mentre il potenziale a capi di
un
> induttore � in anticipo di 90� e quello ai capi di un condensatore � in
> ritardo di 90�?
Intanto questo discorso vale in regime sinusoidale, cio� quando le tensioni
e le correnti hanno la forma:
A*cos(w*t+phi).
Dopodich� � chiaro che in una resistenza V=R*I, con R numero reale, per cui
V e I sono due sinusoidi con diversa ampiezza, ma con la stessa fase phi.
Viceversa in un induttore vale la relazione: V=-L*dI/dt.
Allora se I=Io*cos(wt+phi) => V=L*Io*w*sin(wt+phi).
Come vedi, a parte la diversa ampiezza, la corrente � un coseno, la tensione
un seno con lo stesso argomento.
Ma tu sai che sin(x)=cos(x-90�), per cui la corrente � in ritardo di 90�
rispetto alla tensione.
Analogo discorso per il condensatore, dove stavolta � la I che � prop. alla
derivata di V, per cui si scambiano i ruoli.
> Dai libri non riesco a capire cosa significhi tutto ci� nella realt� e
cosa
> significhino inoltre la reattanza induttiva e capacitiva e impedenza...
Semplicemente, una sinusoide � caratterizzata da ampiezza e fase, (una volta
fissata la frequenza a un certo valore)
per cui possiamo associarle un numero complesso, avente la stessa ampiezza e
fase (spero tu conosca un minimo di teoria dei numeri complessi).
In questo modo si definisce l'impedenza z come il rapporto V/I dove V e I
sono i numeri complessi associati alle grandezze sinusoidali che abbiamo
nella realt�.
Il vantaggio � che l'impedenza generalizza il concetto di resistenza anche
alle capacit� e alle induttanze, visto che anche queste ultime danno luogo a
V e I entrambe sinusoidali, ed � quindi possibile associarvi due numeri
complessi. Ovviamente il rapporto z=V/I � un numero reale solo nel caso di
una resistenza. Per una L o una C sar� un numero immaginario,
rispettivamente: zL=i*w*L e zC=-i/(w*C)
Se abbiamo una serie di R e L sar�: z=R+i*w*L, in generale z=R+i*X, dove R �
la parte reale di z, che continua a chiamarsi resistenza, mentre X � la
parte immaginaria e si chiama reattanza.
In tal modo un circuito di L, R e C in regime sinusoidale diventa
equivalente a un circuito di sole resistenze, per� a valori complessi
(impedenze). Questo semplifica parecchio i calcoli, visto che valgono ancora
le formule per le resistenze equivalenti in serie e parallelo, e tutto il
resto...
Studiati bene il libro, � un argomento importante, e quel che ti ho detto
qui non esaurisce certo il discorso...
Ciao
Andrea
Received on Wed Jul 07 2004 - 15:10:51 CEST
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