Re: Singolo elettrone libero in oscillazione

From: JTS <pireddag_at_hotmail.com>
Date: Thu, 30 Apr 2020 12:40:07 +0200

Am 30.04.2020 um 12:12 schrieb JTS:

>
> Non e' detto che un diverso modello (anche non fondato su una teoria
> funzionante in generale) non sia in grado di determinare n(lambda,I) e
> alpha(lambda,I) tali che la teoria coincida con l'esperimento: per
> saperlo bisogna prima provare (almeno un po' :-) ). Un punto chiave e'
> che la teoria deve fornire mi pare quattro coefficienti (le espressioni
> 5 e 6 sono complicate ma e' possibile che un espansione al primo ordine
> in I sia sufficiente), e per quattro coefficienti un po' di fantasia
> potrebbe essere sufficiente (e' l'elefante di Pauli).
>

Aggiungo subito una precisazione: deve dare un po' di piu' di quattro
coefficienti. Sarebbero quattro se l'esperimento fosse fatto ad una sola
lunghezza d'onda (due per la parte reale e due per la parte immaginaria
dell'indice di rifrazione, per ciascuno il valore a bassa intensita' e
il coefficiente della parte lineare della dipendenza) ma l'esperimento
viene fatto a varie lunghezze d'onda (vedere per esempio la parte destra
e sinistra della figura 2). C'e' un laser a colorante che emette luce
con uno spettro piu' sottile di quello atomico, quindi puo' essere
accordato in diverse posizioni rispetto alla riga di assorbimento del sodio.

Detto questo, sospetto ancora che con un po' di fantasia un modello
alternativo che si accordi bene con questo esperimento si possa trovare:
forse e' sufficiente una risonanza qualunque, non deve avere la forma di
una risonanza atomica.

Naturalmente piu' i dati migliorano e piu' difficile e' ottenere la
corrispondenza.
Received on Thu Apr 30 2020 - 12:40:07 CEST

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