Elio Fabri wrote:
> Quando guardi una foto stampata su carta, certamente i grigi scuri
> sono meno luminosi dei chiari. E questo accade indip. dall'intensita'
> della sorgente che illumina la foto.
> Diciamo che cio' che conta e' il rapporto dei coeff. di riflessione
> (riflettanze).
> Invece uno schermo ha una sua "radianza", misurata in W sr^(-1)
> m^(-2).
Ma in entrambi i casi ricevo un'onda di maggior intensit� (pi� fotoni) in
caso di colore o grigio pi� luminoso, no?
Il punto � che se io aumento enormemente la luminosit� di un colore, ottengo
un bianxo: come mai? Non dovrei ottenere solo un giallo sempre pi� forte?
Per contro vedo "nero" se la luminosit� la riduco fino a zero. Vorrei capire
questo rapporto tra la luminosit� e la "qualit�" del colore.
> Il discorso dei "girigi vicini o lontani" non l'ho capito. Vicini o
> lontani in che senso?
Il discorso dei grigi vicini e lontani, riguarda il contrasto. E' maggiore
all'aumentare della distanza (in luminosit�) tra due tonalit� di grigio.
> Quindi nelle "differenze fisiche" ci devi mettere anche lo sfondo, e
> cosi' pure il livello d'illuminazine (che anch'esso influisce sul
> colore e sul contrasto percepito) ecc. ecc.
Vedi sopra!
> Passando alla risoluzione, una definizione "fisica" e' possibile per
> es. descrivendo la banda delle frequenze spaziali presenti.
> Nel caso di sorgenti discrete (a mosaico) come gli schermi LCD, e'
> anche piu' semplice, perche' basta dare il n. di pixel per unita' di
> area.
OK
> Di nuovo pero', la risoluzione percepita e' anch'essa influenzata da
> altri parametri: per es. dal contrasto.
Gi�, � prorpio quello che pensavi. Alcuni parlano di risuluzione di
contrasto e di risoluzione spaziale. Mi faresti capire qualcosa di pi� sulla
relazione tra contrasto e risoluzione (spaziale)?
grazi
Received on Sat Jun 26 2004 - 14:49:37 CEST
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