Markov wrote:
> Mi spiego...un fonone ottico anche per k piccoli avr� una certa
> energia...
> questa energia � da ricercarsi nella deformazione elastica presente a causa
> di queste forze interne di cui parli?
Certo. Prendi il caso semplice di un cristallo 1-D con 2 atomi per
cella, di tipo A e B. Il fonone ottico a k=0, come ti ha gia' detto
giustamente Elio Fabri, consiste nel movimento in opposizione di fase
degli atomi di tipo A e B. Quando quelli di tipo A si muovono -
rigidamente, essendo k=0 - verso destra quelli di tipo B si muovono
rigidamente verso sinistra, e viceversa. Ovviamente le distanze A-B
variano e questa variazione genera la forza di richiamo.
Un'ultima osservazione. Quando parlo di forze nulle mi riferisco a forze
nulle *nell'approssimazione armonica*. E' infatti possibile che si
abbiano forze non armoniche che vadano, per esempio, come kx^n invece
che come kx. Queste forze danno origine a frequenze nulle (lo vedi
facilmente notando che le frequenze - al quadrato - sono proporzionali
alla derivata della forza rispetto ad x per x=0, e questa e' nulla per
n>1) ma sono nulle solo ad x=0.
--
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Received on Tue Jun 22 2004 - 18:04:12 CEST