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From: nessuno <depositofiles_at_katamail.com>
Date: Sat, 19 Jun 2004 08:40:29 GMT

Elio Fabri wrote:

> No: non e' giusto.
> Del resto c'e' un'esperienza comune che lo dimostra.
> Quando ero bambino usava fare un gioco (non so se usi piu'): ci si
> accostava una conchiglia all'orecchio e si diceva di "sentire il
> mare". In effetti si sente un rumore che non e' proprio un rumore, ma
> ha una certa dominanza di un tono; ma anche con qualche fruscio di
> fondo. Spiegazione: la conchiglia e' un "risonatore", simile a un
> diapason. Del rumore di fondo presente nell'ambiente, e al quale
> neppure si fa caso, il risonatore amplifica una banda di frequenze,
> vicine alla sua risonanza.

Ho ripensato a quello che scrivi qui sopra, ma non ho ancora capito.
Quello che scrivi qui sopra a me fa capire una cosa: ad un rumore non tutte
le bande spettrali partecipano con la medesima energia. Ci sono rumori in
cui bande anche molto strette dello spettro partecipano in maniera
preponderante (un picco). Tuttavia lo spettro deve rimanere continuo. Ossia,
anche nell'ambito del picco spettrale, se prendo intervali di freq. sempre
pi� piccoli, devo avere una energia sempre pi� piccola. E, con l'intervallo
tendente a zero, anche l'energia deve tendere a zero (le singole armoniche).
E' questo quello che dicevo nell'altro post ed a cui mi hai risposto quanto
sopra. Forse mi sono spiegato male o forse non ho ancora capito questa tua
risposta


Riguardo alla questione "visione", invece, mi chiedevo se la retina fosse in
grado di vedere luce monocromatica, per quanto questa sia ideale ecc ecc.



Infine pensavoa ad una cosa circa l'idealit� di fotoni moocromatici.

Se prendo un prisa e gli lancio contro un fotone di luce bianca solare,
credo che questi non si divida in un mare di fotoni a formare lo spettro.
Credo che da un . di vista fotonico la formazione dello spettro sia
statistica. Quindi il singolo fotone giunge al prisma e poi ha una certa
prorbabilit� di essere deviato in un modo o nell'altro e di andare cosi a
finire su questop o su quel rilevatore (sapientemente disposti alle spalle
del prisma).

Le domande sono tre e brevi:


1) il fotone ricevuto da uno specifico rivelatore (quello che rileva la
lunghezza d'onda x), come sar� rispetto a quello incidente? Sar�
monocromatico (a freq. c/x)? Avr� semplicmente uno spettro pi� stretto?

A me viene da pensare che sia esattamente lo stesso del fotone incidente e
che l'essere andato contro quel rilevatore a freq. c/x significhi solo che �
stata "tracciata" dal fotone medesimo la sua componente spettrale a quella
freq. In fondo la localizzazione temporale e spaziale da parte del
rilevatore non � compatibile con il conoscere esattamenrte la freq. del
fotone rilevato. Sbaglio? Forse s�!


2) Consideriamo un fotone solare che ha una energia compresa tra x ed y, la
sua energia sar� compresa tra hx ed hy. Quello che non capisco del suo
spettro �: la sua energia si distribuir� tra tutte le freq. dello spettro
solare (con picco attorno al giallo)? Oppure il suo spettro sar� ampio da x
ad y (cio� sar� solo un "pezzo" dello spettro totale)?? Io penso questa
seconda ipotesi. In questo modo, se l'intervallo [x,y] dovesse essere
mediamente 1/10 dell'intero spettro solare, ecco che ci saranno circa 10
tipi di fotoni "solari": uno con spettro [x1,y1], uno con [x2,y2], ecc.

Insomma, dopo aver capito che lo spettro di un singolo fotone pu� essere
continuo, ho bisogno di capire se questo copra o meno tutto lo spettro
solare. Io credo che l'ampiezza dello spettro di un fotone sia dettata
dall'entit� della incertezza della sua energia/freq. Cio� che sia prorpio la
indeterminazione di queste grandezze a far si che esso (il fotone) abbia uno
spettro continuo e non monocromatico.


3) perch� ovunque specifichi che � importante vedere se si sta parl�ando di
campo elettrico o magnetico? me lo hai detto anche in riferimento a cosa
intendevo io con "ampiezza". Perdona la abissale ignoranza, ma pensando alle
ondel e.m. "da libro", con un campo magnetico ortogonale a quello elettrico
e "sincronizzatissimo" con esso, mi veniva da pensare che forse sarebbe
stato "equivalente" pensare all'uno (alla sua ampiezza, ecc ecc) o
all'altro. Strasbaglio???


Grazie ancora.

PS. Risolto questo aspetto del problema, prometto che mi ecclisso per 6
mesi! :-)
Received on Sat Jun 19 2004 - 10:40:29 CEST

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