> E' piu' che altro questione di parole.
Questo pu� anche essere rassicurante... :-)
> Se sull'atomo arrivasse un elettrone, giusto come nell'espr.
> di Franck-Hertz, che diresti?
> Che quello che esce e' _un altro_ elettrone, o lo stesso che ha
> cambiato energia?
Direi che non � possibile decidere tra le due. Eppure per il fotone vedo
(mio malgrado, se vuoi) le cose in modo un po' diverso: siccome sono
abituato a pensare al fotone come "quanto" di energia, sono abituato a
pensare che come tale interagisca sempre come un "uno".
Per l'elettrone la cosa mi appare diversa: ha la sua energia cinetica che
pu� cambiare...
Capisco che il mio ragionamento non sia n� rigoroso n� corretto, ma � come
mi appare al cosa "intuitivamente"...
> Ammetto che una differenza si puo' fare, in termini di diagrammi di
> Feynman, perche' un elettrone non sparisce mai. Pero' come puoi dire
> se quello che esce e' lo stesso che e' entrato, oppure e' quello
> che inizialmente era legato all'atomo?
> Non e' possibile distinguere.
Infatti... per� poteva darsi che ammettere che un fotone potesse interagire
parzialmente portasse, in altri mabiti, a risulati contraddittori. In questo
caso sarebbe stato logico concludere che fosse giusta solo l'interpretazione
secono cui il fotone viene assorbito e poi, successivamente, un altro viene
emesso.
In pratica la mia domanda era proprio quella che hai fatto tu: � possibile
distinguere? Nel caso dell'elettrone so (� una parolona...) che non �
possibile. Nel caso del fotone invece?
Ciao
Giacomo
Received on Sun Jun 13 2004 - 15:37:47 CEST
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