Re: Che cos'e' un campo "quantistico" ?

From: Adriano Amaricci <adriano.amaricci_at_roma1.infn.it>
Date: Tue, 15 Jun 2004 10:59:48 +0200

"Danguard" <danguard_robot_at_hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:MPG.1b37e4c071b780a39898ac_at_powernews.libero.it...
> In article <cai8nj$16f$2_at_newsreader1.mclink.it>, mc8827_at_mclink.it
> says...
> > Quando si vuole farne la m.q., ecco nascere un esempio semplice di
> > campo quantistico, che puoi vedere come il caso limite di un un sistema
> > di N particelle, quando N va a infinito.
>
> OK!
>

Non aggiunge e non toglie nulla, ma per informazione lo studio di questi
limiti e di altri (in generale dei cosidetti "limiti termodinamici" per cui
mandi il numero di particelle ed il volume all'infinito in modo che il
rapporto N/V sia costante) e' parecchio complicato in taluni casi.

> > Una volta imparato a lavorare con questi campi "facili", il passaggio
> > ai campi veramente interessanti, come quello e.m.,
> > [...]
> > E cosi' hai la teoria quantistica dei campi, ovvero QFT.
>
> Pero', fino ad oggi, nessuno e' riuscito a fare la QFT del campo
> gravitazionale, giusto? Quando si legge nei libri divulgativi che la
> gravita' non si riesce ad "unificare" con le altre forze fondamentale si
> vuole intendere che hanno serie difficolta' ad applicare "il tuo
> procedimento della corda" (per semplificare ed intenderci) alla
> gravita'?
>

Be' in verita' non e' che non si sappia fare una QFT per il campo
gravitazionale, e' che quello che ne risulta non soddisfa una qualita' che
oggi e' supposta essere necessaria per dare senso fisico ad una QFT. Il
problema della unificazione, piu' che quello di adattare il "procedimento
della corda" alla gravita', e' quello di scrivere una QFT che comprenda
contemporanemente una descrizione delle varie forze, e che pergiunta abbia
quella qualita' di cui dicevo prima. Per capire un po' il grado di
difficolta' a cui si va incontro ti basti pensare che se vuoi generalizzare
il caso della corda (campo scalare) a 4 dimensioni (R^4--->R) e ci metti una
perturbazione semplice per avere una cosa di senso fisico, allora non sei
piu' in grado di fare coerentemente il procedimento che ti ha illustrato
E.Fabri.


>> Comunque tieni conto che non studio fisica all'universita', sono solo
> molto interessato alla materia (ma mi mancano - ho notato - una miriade
> di strumenti matematici per capire gli sviluppi piu' moderni di questa
> Scienza :(

Complimenti per la curiosita'... ma effettivamente per capire bene queste
cose (che anche io ammetto di maneggiare molto alla buona) serve una
quantita' di matematica da far paura..

ciao ciao, A.
Received on Tue Jun 15 2004 - 10:59:48 CEST

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