Gradirei un'opinione sulla teoria Widom-Larsen che da qualche
anno a questa parte viene spesso invocata come spiegazione
dell'ipotetica fusione fredda. Dovrebbe essere spiegata in
quest'articolo:
http://newenergytimes.com/v2/library/2006/2006Widom-UltraLowMomentumNeutronCatalyzed.pdf
(o
http://tinyurl.com/widlar1 )
Ve lo riassumo in poche parole: in presenza di forti campi
elettrici, che si suppone esistano negli idruri metallici, la
massa dell'elettrone aumenta al punto da superare la
differenza di massa tra neutrone e protone, per cui
nell'idrogeno la reazione p + e -> n + neutrino avviene
spontaneamente, dopodiche' il neutrone si fonde con un nucleo
metallico vicino senza avere problemi di repulsione
coulombiana.
Non sono riuscito a capire perche' la massa dell'elettrone
dovrebbe aumentare, e aumentare in modo cosi' ingente, ma
purtroppo l'articolo chiama in causa nozioni di fisica che
non ho. Non mi quadrano neanche altri dettagli: perche'
dovrebbe aumentare solo la massa dell'elettrone? E quella del
protone, che ha la stessa carica ma segno opposto, dovrebbe
aumentare o diminuire? Ma soprattutto, se tutto il
discorso fosse valido, cosa impedirebbe al neutrone e al
neutrino appena formati di andarsene a spasso per i fatti
loro, uscendo dall'idruro e determinando quindi, al bilancio
finale, una violazione del principio di conservazione
dell'energia? Non sarebbe certo il campo elettrico
responsabile del fenomeno a trattenere efficacemente delle
particelle neutre, no?
Qualcuno potrebbe verificare se l'asserzione dell'aumento di
massa ha una qualche parvenza di plausibilita`?
Ciao
Paolo Russo
Received on Thu Jun 16 2011 - 20:26:52 CEST