Re: conduttori di 2° specie

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Fri, 28 May 2004 21:29:20 +0200

m - Fri May 28 21:29:20 2004
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Alex ha scritto:
> Io prendo due comparti cubici contenenti soluzioni identiche di un
> sale qualsiasi. Avr� lo stesso numero di cationi e ioni sia nel
> medesimo comparto che fra i due comparti. Poi prendo 100 cationi da un
> comparto e li metto nell'altro. Immaginiamo che i due comparti siano
> stati ricavati da un grosso contenitore sistemando una barriera
> isolante nel suo mezzo. Ecco, quindi, che le concentarzioni rimangono
> ancora ovunque uguali fuorch� a ridosso della membrana isolante (dove
> non vi sar� elettroneutralit�), configurandosi cos� un condensatore.
>
> Il mio primo quesito � allora questo:
>
> 1) la quantit� di carica separata per avere quella precisa ddp dipende
> anche dalla capacit� della membrana semipermeabile?
Si'.

> ...
> Perch� se � vero che le cariche si dispongono in superficie, per
> quanto la superficie affacciata all'altro cubo sar� di certo quella a
> maggior densit� di carica, tutte e sei le facce del mio cubo/soluzione
> dovrebbero presentarsi cariche. Questa sembra una sciocchezza, lo so,
> ma ha un suo significato nel momento in cui voglio misurare la ddp tra
> le due celle. Se infatti immergo i due elettrodi, uno per cella, per
> avere una ddp devo finire nelle porzioni di semicella non
> elettroneutre, altrimenti non misurer� alcuna ddp. E' giusto questo
> discorso?
No. Tutta la cella (o cubo) che sia e' equipotenziale. quindi dove
metti gli elettrodi non importa.

> ...
> Ma il problema � che quando penso alla misurazione della ddp con un
> voltmetro con elettrodi e penso a questa reazione chimica che deve
> avvenire...mi perdo. Penso ad esempio che se l'elettrodo finisse in
> zone a minor densit� di carica o addirittura elettroneutre, mi
> vedrebbe un potenziale minor......e cos� si va a far benedire il
> principio di equipotenzialit�...
La ddp tra elettrodo e soluzione dipende solo (a parita' di altre
condizioni) dalla concentrazione degli ioni in soluzione.
Dato che questa e' la stessa dalle due parti, non c'e' differenza.
                                          

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri May 28 2004 - 21:29:20 CEST

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