Re: Numero di spire in una molla

From: Jena#100 <mail.rt_at_katamail.com>
Date: Fri, 28 May 2004 12:53:48 +0200

"Mino Saccone" <mino.saccone_at_eidosmedia.com> ha scritto nel messaggio
news:2hm7giFdrjvpU1_at_uni-berlin.de...
>
>
> La classica molla elicoidale.
>
> Il "tiro" sara' una "forza" (in realta' una coppia di forze, vedi sotto)
che
> giace sull'asse del cilindro della molla.
>
> Isoliamo una spira (naturalmente tagliata). Per sollecitarla al centro del
> cilindro dobbiamo estenderla idealmente con due barrette rigide
infinitesime
> radiali attaccate rispettivamente ai due lembi del taglio (ci vorrebbe una
> figura)
> La sollecitazione sulla spira si avra' spingendo una delle due barrette
> verso l'alto e l'altra verso il basso con la forza di "tiro".
>
> E' evidente che la forza, essendo al centro del cerchio e perpendicolare
al
> piano della spira, esercitera' sul filo della molla un puro sforzo di
taglio
> piu' uno di pura torsione. Saranno invece completamente assenti sforzo
> assiale e flessione.

Quindi tu dici che la forza della molla � generata dalla torsione del filo.
Io ero convinto che il filo fosse soffetto a flessione, e non mi hai
convinto del tutto.

Certo che un filo scarsamete resistente a torsione genererebbe una molla con
K basso, ma anche una ipotetica flessione del filo porterebbe ad un aumento
della lunghezza della molla, quindi penso che anche la flessione
contribuisca al K.

Forse � questione di numeri (come al solito non si mettono e Qualcuno
potrebbe arrabbiarsi) che rendono uno dei due effetti trascurabili, ma tu
dici che la flessione � ASSENTE.

Sei sicuro?
Received on Fri May 28 2004 - 12:53:48 CEST

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