[it.scienza.fisica 13 May 2004] Daniel ha scritto:
> "possono essere trascurate" e NON "non sono pertinenti".
Mi sono riferito al tuo scritto proprio perche' e' redatto con cura.
> Nei fenomeni (ragionevoli) a media/grande scala dell'atmosfera viene fuori
> che l'energia cinetica macroscopica del gas che la compone e' grosso modo
> trascurabile. Di questi fenomeni fanno parte anche i cumuli-nembi e i
> funghi atomici (anche se sul "ragionevole" di questo ci sarebbe da
> discutere).
Sui cumulo-nembi stiamo dicendo le stesse cose.
Concordo anche sulla "ragionevolezza" dell'uso di schemi interpretativi
analoghi per le fasi *finali* dello sviluppo del fungo nucleare.
> 1) l'energia cinetica sviluppata dallo scoppio iniziale si distribuisce
> isotropicamente in tutte le direzioni (sarebbe piu' corretto parlare di
> qualche quantita' vettoriale qui ma non voglio sottilizzare troppo). Non
> c'e' ragione per cui non sia cosi (a parte per la presenza del terreno...).
Concordo.
> 2) <cut> Se nel fungo
> l'energia cinetica dell'esplosione fosse cosi' importante, perche' la
> distribuzione angolare dell'energia cinetica avrebbe cambiato
> sostanzialmente forma?
Rispondo riproponendo la stessa domanda. Come mai dopo la formazione
di una palla di fuoco approsimativamente isotropa si osserva l'eiezione
verso l'alto di una colonna di gas e polveri? Come si giustifica la
brusca formazione di tale rilevante quantita' di moto verticale?
E aggiungo un'altra domanda. Perche' la palla di fuoco non si solleva nel
suo complesso come una normale bolla termica atmosferica e subisce invece
uno sfondamento nella parte superiore da parte della colonna del fungo?
Sono domande di meccanica, quindi la risposta deve essere cercata nelle
equazioni fluidodinamiche del moto connesse ai gradienti di pressione.
E' evidente che la rapida espansione della palla di fuoco deve alterare
completamente il campo della pressione atmosferica nei suoi paraggi, con
buona pace delle isobare orizzontali, di Stevin e di Archimede.
Suppongo che la rapida espansione della palla di fuoco produca localmente
un'enorme e _quasi_ isotropa compressione dell'aria circostante.
Questa compressione origina quell'onda d'urto che, insieme con il calore
e le radiazioni, determina le distruzioni circostanti allo scoppio.
Ovviamente tale compressione determina anche un gradiente di pressione
che si oppone all'espansione della palla di fuoco stessa, una specie di
muro d'aria insomma, destinato ad attenuarsi e quindi a cedere sotto le
spinte interne. Per l'anisotropia del cedimento intravedo "ragionevoli"
spiegazioni, non attribuibili pero' al buon Archimede, che IMHO e' morto
nell'esplosione per resuscitare nell'alto dei cieli. ;-(
> 4) ti racconto una cosa in piu' che e' curiosa ma, purtroppo, non ti
> chiarira' le idee.
Questa mi sembra una boutade gratuita... >:-||
--
Elio Proietti
Debian GNU/Linux
Received on Fri May 14 2004 - 23:04:09 CEST