dariohp2000_at_gmail.com ha scritto:
> Vorrei porre una domanda di Elettromagnetismo che ho trovato leggendo
> un libro sulla Relatività dal titolo <Gravità e spazio-tempo di
> John Wheeler (vedi foto allegata): https://imgur.com/XwyBJUh
>
> Ecco vorrei (tentare) di capire perché in un caso si usa una
> equazione e nell'altro caso un'altra equazione.
Ti rispondo con grave ritardo, per le ragioni che ho spiegato in un
altro post e che non riguardano in modo specifico la tua domanda.
Ho solo un mucchio di post in attesa di risposta, e il tuo è uno.
Per risponderti per bene c'è una difficoltà: non so o non ricordo il
tuo grado di conoscenze di fisica.
Perciò ora ti do una risposta schematica e se vuoi mi dirai se saresti
in grado di andare più a fondo.
Per la storia: la stessa cosa che dice Wheeler la trovi nel lavoro di
Einstein del 1905, all'inizio, come argomento che l'ha spinto a
formulare il principio di relatività.
La trovi anche nella "Fisica di Feynman", in qualche punto del II
volume.
Perciò ti stupirà, credo, se ora mi azzardo a scrivere che si tratta
di una posizione sbagliata.
La cosa incredibile è che la risposta l'aveva giò data Maxwell, ma
forse nessuno di quei tre grandi l'avevano letto...
La risposta, detta schematicamente è questa.
Quella che Wheeler chiama impropriamente differenza di potenziale, ma
va chiamata "forza elettromotrice", non è l'integrale di linea del
campo eletrico, ma di un'espressione un po' pià complicata:
E + vxB
dove "x" indica il prodotto vettore.
Se il circuito è fermo e si muove il magnete, il secondo termine è
nullo, ma il primo non lo è: esiste un campo elettrico indotto dalla
variazione di B.
Se il magnete è fermo e il circuito si muove, accade l'opposto: E=0,
ma vxB non si annulla.
Facendo i conti, il risultato è lo stesso nei due casi.
Come vedi, tutto risulta da un'unica equazione.
--
Elio Fabri
Received on Fri Jun 05 2020 - 16:40:24 CEST