Elio Fabri wrote:
> Io spero che la "teoria dei segnali" usi un linguaggio un po' preciso
> di quello che stai usando tu...
Scusa se intervengo in questo punto...ma avrei due domande da porre.
1) la trasformata di fourier, d� origine allo spettro omonimo in cui, per
ogni singola armonica (frequenza), si ha il valore della relativa ampiezza
(ossia della distanza dallo zero di ventri o creste). A me verrebbe da
pensare che ogni onda siffatta abbia associata una energia (prorporzionale
alla sua ampiezza, per l'appunto ed alla sua frequenza). Parlo dell'energia
dell'armonica "pura": beh...sicuramente a determinarla c'entrano sia la
ampiezza che la frequenza (no? se s�, in che termini???). Tuttavia quando
penso al segnale composto dalla somma di tutte le armoniche nei loro
rispettivi "rapporti di fase", penso anche alla famosa interferenza
distruttiva. Penso cio� che se prendo due onde identiche in tutto fuorch�
nella fase e le sommo in opposizione di fase, allora avrei un risultato
nullo. Dov'� finita l'energia delle due singole armonich� (apputo: dov'�
finita?)? Forse non c'� mai stata, nel senso che non ha senso parlare di
energia delle singole armoniche, ma piuttosto di distribuzione dell'energia
del segnale tra le singole armoniche (che se mi sfugge la differenza
profonda tra le due cose). Passiamo ora allo spettro di potenza.
Sia x(t) il segnale ed X(f) la sua TdF; |X(f)|^2 � la densit� di potenza (o
di energia?) ed � espresa ovv.te in funzione di f. Cosa significa ci�? Io
penso cos�! In virtu del particolare rapporto di fase con le restanti
armoniche, una determinata armonica, di frequenza f ed ampiezza A, potr�, in
ogni instante di tempo (visto che stiamo parlando di seganel x(t))
incrementare o ridurre l'ampiezza del segnale x(t). Nel complesso (cio� in
tutto il tempo in cui si integra per ottenere la TdF) questa particolare
armonica avr� avuto un suo effetto globale sul segnale x(t). Ecco, non so
come esprimerlo meglio, ma credo che questo sia in relazione con la densit�
di energia. Mi sbaglio?
2) qual � il significato fisico delle armoniche? Quando scompongo un segnale
in uno spettro continuo o no di armoniche, mi
rendo conto di fare una operazione matematica. Ma qual � il significato
fisico di ci�? Io so, ad esempio, che se produco un brusco rumore in un
ambiente in cui ho infiniti diapason a differente frequanza, tutti
cominceranno a vibrare, per� so anche che il mio rumore brusco non �
fisicamente stato provocato da una infinit� di sorgenti "monocromatiche":
come stanno realmente le cose?
Chiariscimi un po' le idee per favore....
Received on Mon Apr 26 2004 - 14:17:01 CEST
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