(wrong string) � della luce

From: Patrizio <patrizio.pan-2002_at_libero.it>
Date: Sat, 24 Apr 2004 21:09:08 GMT

Il 20 Apr 2004, 20:52, patrizio.pan-2002_at_libero.it (Patrizio) ha scritto:
> Il 16 Apr 2004, 12:43, leoleo <iolo100_at_yahoo.it> ha scritto:

Salve di nuovo, ho provato il 'fai da te' :-)) , non so con quali
risultati (peraltro parziali). Riporto per chi fosse interessato,
non vuol essere un sollecito a rispondere :)

(.....)

> > I metalli sono trasparenti per radiazioni di frequenza superiore alla
> > loro frequenza di plasma, che tra le altre cose dipende dalla densit�
>
> Frequenza delle onde E.M. che lo investono, suppongo,
> tale da generare un plasma, cioe' di mandare gli elettroni
> (una parte degli el. della banda non piena)
> nella successiva banda vuota: e' cosi'?
>
> > numerica degli elettroni.
> > I metalli alcalini, come � noto, sono trasparenti all'UV.
> > L'ITO [indium-tin-oxide] � un metallo trasparente anche nel visibile.

Ho fatto qualche ricerca in rete in proposito e, da cio' che ho
potuto desumere, direi che l'ITO non e' propriamente un
metallo, anche se non ne sono del tutto certo. Comunque,
qualche indizio saliente:
a) la composizione: miscela (ca. 90 e ca.10 % in peso*)
degli ossidi (regolari) In2O3 e SnO2, quindi un comp. ''non-
stechiometrico'' **, tanto piu' che, per migiorarne alcune
caratteristiche, viene esposto a un plasma di O2 o O3, con
il che alcuni degli O vengono sostituiti da ''ponti'' O2, cioe'
perossidi. Gia' qui sorge il dubbio che tale ITO assomigli
piu' a un semiconduttore ad alto drogaggio;
b) in tutti i casi ho trovato che si parla sempre di film molto
sottili, ance se variabili (ca. 1000 A), vedere links riportati;
c) la trasparenza per tali film viene riportata tra 80 e 95 %,
ma essa va al contrario della conduttivita': se si cerca una
formulazione e condizioni di deposizione tali da ottimizzare
l'una, automaticamente si perde per l'altra; tra l'altro, altre
fonti danno quello stesso range per la trasmittanza;
d) non ho trovato il coeff. di T della conduttivita', che poteva
essere decisivo, ma trovo riportato che si parla di come
'aumentare il potere rettificante' (traduz. mia a naso), quasi
si trattasse di un diodo (?);
e) in un caso ho trovato la 'work function': 3,7+-0,03 eV;

Ecco i links:

http://www.poem.princeton.edu/Sturm%20publications/JP.69.APL.1997.pdf

http://www.nrel.gov/docs/gen/fy01/NN0027.pdf

http://www.betelco.com/sb/phd/ch5/

http://www.cdr.ust.hk/publications/research_pub/2003/JAP_2003_93_3253.pdf

http://www.nhn.ou.edu/~johnson/Research/Fabrication/Chatter97.pdf

(.....)
 
> Un'altra cosa (un po' correlata che mi chiedevo da tempo)
> e' se esistono leghe o composti, piu' o meno di quel tipo,
> che abbiano un potenziale di estrazione nella zona IR o
> Far-IR.

Per questo ho trovato un materiale formulato AgOCs, che
formalmente sarebbe l'ossido (misto) di argento e cesio,
pero' probabilmente non stechiometrico anch'esso, per un
eccesso di O; la sua 'work function' e' riportata nell' intervallo
0,7 - 0,9 eV, il che lo rende capace di emettere elettroni per
freq. nel vicino infrarosso, quindi anche a T ambiente.
 
(*) Lo so, sarebbe corretto ''massa'', ma cosi' e' riportato.
(**) Non e' una connotazione negativa :-))

Ciao
Patrizio

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Sat Apr 24 2004 - 23:09:08 CEST

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