Re: Elettrosmog ed emissione di corpo nero a 37°C che ricade sotto i 300GHz.

From: Soviet_Mario <SovietMario_at_CCCP.MIR>
Date: Sun, 28 Jun 2020 13:13:20 +0200

On 28/06/20 10:11, Elio Fabri wrote:
> Peppino ha scritto:

CUT (taglio tutte le analisi e dimostrazioni di Elio)

>
> Ma c'è di più. Anche se non ho idea di quali siano i
> possibili (nel
> senso di pensati, non di trovati)

ecco, sottolineatura importante !
Specie che ultimamente c'è in corso una crociata veramente
poderosa contro il 5G (specie se Huawei !) per danni
inenarrabili

> danni prodotti dalle rad.
> e.m., mi
> aspetto che possano esserci profonde differenze tra
> 1) l'azione di un'onda quasi monocromatica, il cui campo
> elettrico
> oscilla in mdo quasi sinusoidale, con variazioni che avvengono
> lentamente rispetto al periodo
> 2) quella della rad. nera, il cui campo oscilla caoticamente
> e con
> grandissima rapidità, tanto che non è possibile individuare una
> frequenza, una fase, un'ampiezza, se non su base statistica.

immagino che sia così.

Intanto ci sono alcuni casi noti di danno certo solo per
scenari particolari (non li conosco quantitativamente, ma
sono noti danni)
1) campo infrarosso : irraggiamenti abbastanza intensi e
prolungati possono causare problemi vascolari, flebiti e
varici. Sono patologie a più alta frequenza in lavoratori
che operano in prossimità di lamiere calde a vista, vicine,
come dove le trafilano a caldo etc. Tra i fuochisti anche
cataratta e glaucoma, per il fatto di guardare la brace, che
è di un'emissività spaventosa. Imho sono potenze
inarrivabili tramite corpi umani vicini, laddove forse il
problema potrebbe essere la T ambiente e l'umidità relativa,
che possono arrivare a scatenare "colpi di calore" per
difetto di termoregolazione. Anche la troppa CO2 accelera il
respiro. P.S. la lamiera nera è pure lei molto emissiva, tra
l'altro, per cui quando è calda e molto estesa per chi ci
lavora vicino è parecchia potenza assorbita.

2) campo microonde / radar : il tipo di effetto è ben
conosciuto, alto trasferimento di energia termica anche in
profondità. Mi pare ci siano casistiche limitate (per
fortuna) di alterazioni al nervo acustico da parte di utenti
compulsivi di cellulari (ma la normativa delle potenze
emesse è molto cambiata nel tempo), ed indizi (probabilmente
non univocamente correlati ancora ai cellulari) di riduzione
della fertilità. La vulnerabilità termica dei testicoli pure
essa è nota da tempo, ma non c'è solo le microonde del
cellulare in tasca da considerare : nn so se si possa
distinguerla dal fatto di indossare tipi di abiti (come le
mutande e/o pantaloni attillati) che non consentono bene la
termoregolazione finissima dei testicoli. Ora questa cosa
farà molto ridere, lo so :)
ma si sa (o perlomeno i maschi sanno), che molto spesso le
"balle" si muovono in modi misteriosi e in continuazione, se
libere di farlo. C'è un fascio di muscoli sospensori che le
avvicinano o allontanano dall'inguine per variazioni anche
lievi di T. Il fatto è che il metabolismo interno (la
produzione di gameti) è molto sensibile a scostamenti non
molto ampi dalla T ottimale. Gli indumenti contenitivi (e
isolanti) tendono già di per sé a trattenere vicini al corpo
e al caldo le ghiandole. Per cui diventa difficoltoso
separare questo effetto dall'assorbimento di microonde.
Ci sono anche contesti terapeutici dove la cosa è positiva
(v. radar-therapy) e ricercata

Tutti questi danni, diciamo ragionevolmente certi, sono in
effetti puramente termici.
Non riguardano solo le onde em. Anche nella terapia a
ultrasuoni si può verificare riscaldamento locale intenso
(con l'aggravante della possibile cavitazione e lisi
cellulare meccanica, tra l'altro : per cui gli ultrasuoni
sono più pericolosi del radar, infatti la sonda viene accesa
solo immersa per dissipare poco in aria)


Se e quanto conti la frequenza dipende imho dall'efficienza
con cui viene assorbita e dalla distribuzione (penetrazione)
che ne consegue.

Immagino (qui sparo a caso) che le radiazioni assorbite
molto efficacemente siano più dannose per tessuti vicini
alla superficie (o per l'occhio che è abbastanza
trasparente), mentre quelle assorbite meno tendano a essere
più penetranti.

Noi assorbiamo sia IR che microonde, ma l'IR meglio e non è
penetrante tal quale. Tuttavia siccome l'effetto alla fine è
termico, cmq per conduzione il calore diffonde ed è
possibile ad es. influenzare vene superficiali.

Effetti diretti di campo, per chi non ha dispositivi
elettromedicali, onestamente non ne conosco se non superando
soglie che producano fenomeni elettrolitici, ma credo che si
tratti di campi non paragonabili a quelli di cui parliamo e
di frequenze lente, se no, nuovamente, possono causare solo
vibrazioni di ioni
... siccome siamo PIENI di elettroliti, internamente, vorrei
sottolineare (è un'ovvietà lo so) che una cosa è un campo
misurato in aria, altro è il campo locale sentito da uno
ione circondato di ioni, praticamente schermato dai vicini.
Internamente non siamo molto "penetrabili" dai campi em,
siamo estremamente opachi per la nostra natura di
elettroliti. In un campo possiamo polarizzarci, ma di lì a
scatenare elettrolisi ce ne passa.

Glisso totalmente (non padroneggio il tema nemmeno in misura
minima) sui possibili effetti dei campi em sui tessuti
elettrici (neuroni) : non so. Non ho mai studiato
l'elettroshock, ad es., non so né che frequenze, che
potenze, si utilizzino.

>
> Si possono pensare effetti di un campo con andamento
> regolare, che
> vengono invece cancellati in media per un campo caotico.

concordo, anche per il danno elettrolitico, che è massimo
per una folgorazione in DC, un po' inferiore a frequenze AC
di rete, e penso che si annulli totalmente a qualche decina
o forse centinaio di KHz (rimane però il rischio elettrico
sui tessuti eccitabili, e il danno termico da effetto joule
che può provocare elettrocuzione se la scarica interessa
superfici attraversate limitate con alta densità di energia
assorbita localmente).

Tutti questi però non sono effetti del campo in sé, ma solo
derivanti dal flusso elettrico netto che ci attraversa. Il
campo in sé non penso ci faccia niente.
Forse giusto all'organo magnetico dei piccioni, boh.


> (Fanno eccezione solo gli effetti termici, che sono però fuori
> questione per campi nei limiti di cui stiamo parlando.)

esatto, il problema termico è universale, e come faceva
notare anche Giorgio nasce sia dal confronto tra quanto
assorbi sia con quanto puoi dissipare.

Se in un aula a 30° permetti di stare in bermuda o costringi
a indossare giacca e cravatta, un colpo di calore non è
certo equiprobabile nei due scenari :)

Anche la presenza o assenza di aria in movimento e che
altera l'efficacia della sudorazione come mezzo per
termoregolare, è una variabile di effetto massiccio (basta
considerare quanto calore latente scambia un grammo di
sudore evaporato, o meno).

>
> Tutto ciò basta, mi pare, per rendere improponibile il
> confronto.
>

agreed

-- 
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Sun Jun 28 2020 - 13:13:20 CEST

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