Re: Una discussione letta su un altro gruppo (niente di mio...)

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Mon, 29 Jun 2020 03:51:22 -0700 (PDT)

Il giorno giovedì 4 giugno 2020 15:15:03 UTC+2, Furio P. ha scritto:
> Il 03/06/2020 00:56, Bruno Cocciaro ha scritto:
> > "Assumiamo secondo l’esperienza che la quantità
> > 2 AB/ (t'A - tA) = V
> > sia una costante universale (la velocita' della luce nello spazio vuoto)."
>
> Sono sempre rimasto silenziosamente stupito della frase di qualche riga
> prima, ovvero l'assegnazione delle coordinate tramite "regoli rigidi
> utilizzando i metodi della geometria euclidea".
> Il trasporto rigido era già quasi bandito dalla geometria
> dall'assionatica di Hilbert, che considerava la "congruenza" come
> relazione primitiva, non definita.
> Qualcuno dirà che la differenza è sottile, tuttavia parlare di "regoli
> rigidi" è cosa che non si fa (o faceva... ci sono sempre gli infiniti
> ritorni...) più nemmeno a scuola (sono della generazione dell'invettiva
> "A bas Euclide!" di Dieudonné).

In realtà la posizione di Einstein è molto più elaborata di quanto si possa pensare da quelle poche righe dell'articolo del 1905.
Io trovo decisamente interessante il saggio
Geometrie und Erfahrung, S.B. Preuss. Akad. Wiss.5, 1-8 (1921)
http://personalpages.to.infn.it/~zaninett/projects/storia/Fisica_Tedesco.pdf pp. 84 e seguenti







Poi, io a scuola parlo di regoli rigidi. Lo faccio in una delle prime lezioni del corso di fisica in prima liceo (14 anni). Dico fra l'altro che se si vanno a confrontare due metri veri si vede che in realtà non sono proprio esattamente uguali, si pone il problema di capire quale è quello "giusto" ... il regolo di platino conservato a Parigi per tanti anni ... la lunghezza del regolo nel quale la luce si riflette tot volte in 1 secondo ... insomma sguardo rapidissimo alla pagina del libro che riporta quelle 3-4 definizioni sempre più precise per concludere che ce ne freghiamo dei dettagli. Ai nosti scopi vanno benissimo i metri (i regoli "rigidi") che si comprano in ferramenta, o i righelli che si comprano in cartoleria (tanto noi non dobbiamo fare i metrologi, non per ora almeno). È compito di quelli che li costruiscono farli "sbagliati" meno della loro risoluzione r, quindi con m(+-)r siamo tranquilli.



In breve, nei termini usati da Einstein, io diri che a scuola, nelle lezioni di fisica, si faccia la "geometria pratica". Non solo in prima classe, ma anche in quinta non so quanto possa essere il caso di provare ad approfondire il tema del rapporto fra la "geometria assiomatica pura" e la "geometria pratica".

> Furio Petrossi

Bruno Cocciaro
Received on Mon Jun 29 2020 - 12:51:22 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Mon Jan 20 2025 - 04:22:56 CET