Nel gennaio 2009 mandai su questo gruppo il post di apertura del thread
"Bell sull'esperimento di Aspect."
http://groups.google.com/group/it.scienza.fisica/browse_thread/thread/4a1aff75dc489f2c/
Ne nacque una breve discussione che riassumo sotto.
Fra le altre cose dissi (13 Gennaio 2009 ore 14:00):
"ma allora perche' Ghirardi sorvola totalmente su Eberhard che non viene
nemmeno citato (non in "Un'occhiata alle carte di Dio", non so se lo citi
mai altrove, ma non credo)?"
per poi proporre una risposta.
Dopo pochi mesi (Giugno 2009), Ghirardi pubblic� questo lavoro
http://iopscience.iop.org/1742-6596/174/1/012013/pdf/1742-6596_174_1_012013.pdf
(sono i procedeeings del FOURTH INTERNATIONAL WORKSHOP DICE2008, congresso
che si tiene a Castiglioncello (LI) con cadenza biennale) lavoro di cui sono
venuto a conoscenza in questi giorni.
Da alcuni passi di Ghirardi direi si possa evincere che la risposta che
proponevo sia corretta.
Procedo con ordine riassumendo la questione.
Nel post iniziale del thread suddetto presento ampi stralci di una
intervista radiofonica fatta a Bell, verosimilmente nel 1985, quando era
"fresco" il risultato dell'esperimento di Aspect. La questione era
sostanzialmente: "come la mettiamo con il realismo locale alla luce
dell'esito dell'esperimento di Aspect"?
Bell dice fra l'altro:
"the cheapest resolution is something like going back to relativity as it
was before Einstein, [...] you can imagine that there is a preferred frame
of reference, and in this preferred frame of reference things do go faster
than light."
e poi, pi� avanti
"But that is certainly the cheapest solution. Behind the apparent Lorentz
invariance of the phenomena, there is a deeper level which is not invariant"
La non invarianza di cui parla Bell consiste nel fatto che i segnali
superluminali definiti nel riferimento privilegiato viaggerebbero "indietro
nel tempo" (cioe' partono da qua quando l'orologio fisso qua segna le tre e
arrivano la' quando l'orologio fisso la' segna le due) in opportuni
riferimenti.
e ancora:
"And so it's precisely to avoid these [cio� per evitre i paradossi causali]
that I want to say there is a real causal sequence which is defined in the
aether [questo "aether" sarebbe il riferimento privilegiato]. Now, the
mystery is, as with Lorentz and Poincar�, that this aether does not show up
at the observational level. It is as if there is some kind of conspiracy,
that something is going on behind the scenes which is not allowed to appear
on the scenes. And I agree that that's extremely uncomfortable."
Cioe' Bell dice che il riferimento privilegiato � "nascosto", inaccessibile
agli esperimenti, e trova ovviamente molto sconfortante la cosa.
Nel thread di cui sopra sostengo la tesi che Bell sbaglia nel ritenere
"nascosto" l'etere che propone, e dico che la "non invarianza" del modello
che propone costituisce un falso problema.
Come ho gia' detto piu' volte in passato, il modello viene sviluppato di li'
a qualche anno da P H Eberhard e la domanda che ponevo riguardo Ghirardi era
sul perche' egli, in un testo molto curato nei dettagli come "Un'occhiata
alle carte di Dio", sorvoli sul modello che Bell chiama "cheepest
resolution".
La risposta che proponevo era che probabilmente Ghirardi riteneva non degno
di particolare attenzione un modello ritenuto in contrasto con la
relativita' a causa della sua non invarianza.
Nel lavoro del 2009 Ghirardi dice (pag. 12):
"Bell in one of his last papers, after having discussed Bohmian Mechanics
and the GRW theory has stated [J S Bell Phys. World, 3, 33]:
The real problem now is which one of these two exacts theories admits a
relativistic generalization.
Concerning this fundamental problem it is useful to mention that Bohmian
Mechanics admits relativistic generalizations of various kind, from the
original attempts of Bohm and Hiley ["The Undivided Universe" Routledge
(1993)] based on a preferred Lorentz frame [...]. We are not interested here
in the technical details of these approaches, what is relevant is that they
are characterized by a general feature which turns out to be unavaidable:
they are not 'genuinely invariant' in the precise sense that they require a
(hidden) preferred reference frame."
Bell dice "exact theories" e forse con cio' intende "teorie perfettamente
equivalenti alla MQ dal punto di vista sperimentale". C'e' pero' da dire che
Bohm e Hiley, in "The Undivided Universe" presentano anche un modello che fa
sempre uso di un riferimento privilegiato ma non e' perfettamente
equivalente alla MQ (cioe' Bohm e Hiley ripresentano il modello che Eberhard
aveva pubblicato qualche anno prima). E' sempre della "cheepest resolution"
di Bell che si sta parlando. La perfetta equivalenza si ha se i segnali
superluminali viaggiano a velocita' infinita (cioe' se si potesse spedire un
tachione a distanza a piacere e ricevere la risposta istantaneamente),
ipotizzando velocita' finita viene fuori che, sotto opportune condizioni
sperimentali, il modello da' luogo a previsioni diverse da quelle della MQ.
E questo rende "non nascosto" l'etere proposto da Bell.
Sopra Ghirardi non parla di Eberhard, e, a rigore, cio' e' corretto se si
sta parlando di modelli perfettamente equivalenti alla MQ, pero', vista la
sottolineatura che da' al problema che sarebbe costituito da questa "genuina
non invarianza" dovuta all'esistenza di un riferimento privilegiato, direi
che l'ipotesi che prospettavo nel thread di qualche anno fa si possa
considerare corretta:
se anche si risolvesse il problema costituito dall'essere "nascosto" il
riferimento privilegiato (ipotizzando velocita' finita per i tachioni),
permarrebbe di certo la questione della "non invarianza".
Questione che, evidentemente, costituisce un problema per Ghirardi, come lo
e' per Bell, per Eberhard, per Bohm e Hiley, e direi che venga considerato
un problema da pressoche' la totalita' del mondo scientifico.
Per questo, probabilmente, Ghirardi sorvola su un modello che si porta
dietro i problemi di non invarianza della generalizzazione relativistica del
modello di Bohm "esatto".
E' esattamente questo punto che tratto nel lavoro che lo scorso settembre mi
sono finalmente deciso a mandare agli arxiv,
http://arxiv.org/abs/1209.3685 ,
lavoro nel quale sviluppo nei dettagli quanto dicevo nel thread del 2009:
la non invarianza di un modello che ipotizza l'esistenza di un riferimento
privilegiato *non e'* un problema. Non c'e' alcun motivo per ritenere un
tale modello in contrasto con la relativita'. Il principio di relativita'
*non* sostiene l'equivalenza fisica di tutti i riferimenti relativamente a
*tutti* i possibili esperimenti. Non lo ha mai sostenuto fin dalla sua
"nascita", cioe' quando Galileo lo espresse nel celebre passo sul "navilio"
in moto uniforme.
Noto per inciso che Ghirardi avrebbe dovuto essere presente anche al recente
congresso del settembre 2012 a Castiglioncello, congresso al quale ho avuto
l'onore di partecipare anch'io. La mia relazione non riguardava direttamente
quanto dico nel file arxiv ricordato sopra, pero' in una qualche maniera ci
era legata. Avevo una qualche speranza di potermi confrontare direttamente
con Ghirardi sulla questione ma purtroppo lui ha dovuto rinunciare
all'ultimo momento alla propria presenza al congresso.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Tue May 07 2013 - 19:59:16 CEST