Re: smagnetizzare tessere
"birkof02" vergo' codeste parole:
> Ciao a tutti,
> vorrei avere un po' di chiarimenti su cosa si debba fare per non
> smagnetizzare tessere varie tipo bancomat e simili.
> Ma e' mai possibile che basti avvicinare una tessera ai famigerati
> cellulari per rovinare istantaneamente una tessera?
> Qualcuno ha mai fatto prove a riguardo? come funziona la registrazione su
> nastro magnetico?
>
> Grazie dell'attenzione
Un materiale ferromagnetico ha l' abitudine di conservare una
magnetizzazione residua. Se, ad esempio, prendiamo un chiodo di acciaio e lo
avviciniamo ad un magnete questi verra' magnetizzato e manterra' una certa
magnetizzazione. Se poi lo magnetizzaiamo in senso opposto (invertendo il
campo magnetico) questo restera' poi magnetizzato "al contrario". Visto che
la magnetizzazione residua e' inferiore al campo magnetico applicato, per
smagnetizzare il chiodo dovremmo rimagnetizzarlo diverse volte in un senso e
nell' altro con un campo magnetico sempre piu' debole. Quando il campo
magnetico applicato sara' prossimo allo zero anche la magnetizzazione
residua lo sara'.
Per smagnetizzare, ad esempio, un pezzo di acciaio od una qualsiasi altra
cosa e' necessario farlo passare attraverso un campo magnetico variabile di
intensita' decrescente. Per essere piu' chiaro prendo ad esempio lo
smagnetizzatore per i tubi catodici. E' una bobina di grande diametro (circa
30 cm) collegata semplicemente alla rete elettrica che, come noto, e' a
tensione alternata. Questo anello viene posto nel collo del tubo, lo si
accende e quindi lo si estrae dal tubo. In questo modo il campo magnetico
variabile ha perso intensita' mam mano che veniva allontanato dal tubo con
l' effetto di smagnetizzarlo. Oggi tutti i tubi catodici hanno il loro
smagnetizzatore che funziona nell' istante dell' accensione. E' anche questo
una bobina che avvolge il tubo ed e' in serie ad un PTC (resistore a
coefficente termico positivo). Quando si accende il monitor od il
televisore, il PTC e' freddo, quindi presenta una bassa resistenza per cui
la bobina chrea un campo magnetico variabile pittosto elevato, dopo pochi
istanti di funzionamento il PTC si scalda aumentando la sua resistenza e
facendo diminuire gradualmente la corrente che circola nella bobina. Si
ottiene cosi' la smagnetizzazione del tubo ad ogni accensione.
La stessa cosa capita in un nastro magnetico. Vi e' una bobina di
cancellazione che produce questo campo magnetico variabile. Quando il nastro
si allontana, dopo essereci passato vicino, da questa bobina, il campo
magnetico variabile a cui il pezzettino di nastro che stiamo prendendo in
esame e' stato sottoposto, in pratica diminuisce. Si ha cosi' la
cancellazione, cioe' l' eliminazione della magnetizzazione residua.
La registrazione avviene in un altro modo. La testina di registrazione e' un
circuito magnetico chiuso ma con un piccolissimo traferro nel punto dove
passa il nastro. Alla bobina e' applicato il segnale da registrare che
produce delle linee di flusso. In prossimita' del traferro queste linee
"escono" leggermente dal circuito magnetico ed investono il nastro
provocandone cosi' la magnetizzazione.
Per quanto riguarda le schede magnetiche. Beh, se appoggi la scheda su un
trasformatore in funzione, o un campanello o un' altoparlante lo sottoponi
all' influenza di un campo magnetico variabile. Nel caso del trasformatore
(che genera sempre un seppur lieve campo magnetico disperso), quando
allontani la scheda, questa viene smagnetizzata e anche molto bene. In ogni
caso l' influsso di un campo magnetico su un nastro porta sempre rovina e
distruzione su di esso.
Spero di esserti stato utile.
TF
Received on Mon Mar 15 2004 - 07:51:11 CET
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