Re: digitale ed analogico

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Sun, 14 Mar 2004 16:29:34 -0800

Elio Fabri wrote:

> Ora che hai fatto l'aggiunta, mi e' venuto in mente che infatti con un
> oscillatore a frequenza piu' alta, agganciato mediante PLL, si puo'
> certo fare quello che dici.

In realta` non pensavo a un pll, che in fondo e` un po' barare, dato che
si usa un oscillatore a frequenza maggiore, e neppure a un sistema a
verniero di frequenza (in cui si usa il principio del nonio e ci vuole
sempre un secondo oscillatore).

Avevo in mente una cosa del tipo: si crea una rampa a pendenza costante,
e la si fa partire ad ogni inizio di intervallo. Quando giunge il
segnale di cui si vuole conoscere il tempo di arrivo, con un
campionatore si misura l'ampiezza della rampa in quel momento. Poi si
misura l'ampiezza della rampa all'inizio dell'intervallo successivo, e
con una divisione si riesce a misurare un tempo compreso fra due colpi
di clock dell'oscillatore.

Altro metodo e` quello del moltiplicatore di intervallo di tempo: si
carica una capacita` con una corrente costante per un tempo che si vuole
misurare. Poi si scarica la capacita` con una corrente k volte piu`
piccola, si misura il tempo di scarica che sara` k volte maggiore
dell'intervallo da misurare.

> (Avrai capito che un tempo ho bazzicato in ambito elettronico, anche
> se sono passati parecchi anni. Ti ringrazio per avermi risvegliato
> qualche conoscenza che avevo...)

Appunto perche' sapevo che avevi le mani sporche di elettroni ho tirato
fuori queste cose :-).

-- 
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Mon Mar 15 2004 - 01:29:34 CET

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