Re: Abbassamento della temperatura di una stanza *2* - situazione diversa

From: Soviet_Mario <SovietMario_at_CCCP.MIR>
Date: Sun, 9 Aug 2020 15:04:55 +0200

On 09/08/20 11:23, ggufo wrote:
> Innanzitutto grazie a tutti gli intervenuti nell'altro mio thread, e
> complimenti per la competenza e professionalità.
> Mi è venuta un'altra idea, anche in questo caso potrebbero bastare delle
> riflessioni, non necessariamente delle formule, ma saprete sicuramente
> voi come partecipare al meglio alla discussione.
> Ho voluto aggiungere un paio di modifiche perchè mi sono nati alcuni
> dubbi, e ricordo il mio prof. di fisica quando disse che quando
> nell'universo la temperatura diverrà uniforme

questo requisito ha altri co-requisiti al contorno per
cominciare a parlare della morte termica definitiva.

Ad es. la "scomparsa" (o perdita di rilevanza) della
gravità, almeno locale penso, nell'universo come forza
influente.

Sin quando ci sarà materia condensata (fissile o fondibile
... o al limite anche no, un buco nero non si nega a
nessuno) la gravità potrà continuare a fare da motore per
tanti processi, accendendo nuove stelle, creando buchi neri
(che, si dice, evaporino).

Non capisco tutta questa enfasi per il ruolo propulsivo
della temperatura. T è più un "termometro" descrittivo di
ciò che succede che una causa.


> e non saranno più
> possibili trasformazioni termodinamiche, quindi a entropia massima, sarà

immagino tu abbia già letto delle emissioni di raggi X della
materia "fredda" : gas e polveri interstellari (o persino la
chioma di stelle compagne) catturata da oggetti molto
massivi tipo i soliti buchi neri o stelle di neutroni.

Anche ammettendo di partire da una nube di gas a temperatura
iniziale costante e di una stella di neutroni (non credo
siano note, e sarebbero invisibili, ma non mi paiono
inconcepibili se abbastanza antiche e isolate) alla stessa
T, il sistema sarebbe alla morte termodinamica ?
Secondo me no : l'oggetto massivo comincerebbe ad attirare e
risucchiare roba, che accelererebbe nelle fasi finali dello
spiraleggiamento, aumentando densità e temperatura. Prima o
poi si verificherebbe anche ionizzazione e le particelle
cariche, catturate a spiraleggiare, comincerebbero pure a
irraggiare.

Ora in un sistema "chimico-fisico" piccolo la gravità è
irrilevante, perché a corto raggio è una forza debolissima.
Però nell'evoluzione di sistemi molto grandi, tende a
prendere il sopravvento sulle forze più intense come quella
elettromagnetica per il fatto che : 1) è solo attrattiva (e
non prevede mediazioni e cancellazioni di sorta => è solo
additiva) e 2) tutto ha massa, la massa è molto abbondante,
ma lo stesso non si può dire a larga scala di distribuzioni
di cariche elettriche estremamente sbilanciate.

Filosofico ON
ora una cosa mi sta abbastanza simpatica della gravità :
sembra una forza intrinsecamente "ordinante" ossia in
contrasto allo sviluppo di entropia. Da una distribuzione di
polvere uniforme ed estesa, per anche piccole fluttuazioni
locali della densità, può portare all'aggregazione di
sottosistemi più densi e parallelamente allo svuotamento di
altre zone. Genera, o meglio amplifica, quindi "gradienti"
di densità di materia dove non ce n'erano.


> la fine. Per noi sarà già intervenuta da tempo per altri fattori, ma non
> è questo il punto.
>
> Nuove ipotesi con alcune modifiche:

imho cmq il parallelismo o l'analogia tra stanza ed universo
(o anche solo un sistema stellare) è inconsistente perché
forze dominanti nell'uno sono trascurabili per definizione
nell'altro, quindi non so cosa si possa inferire passando da
ciò che succede e perché nella stanza isolata rispetto alle
galassie.

>
> -abbiamo una stanza chiusa ed isolata termicamente alla temperatura T
> -abbiamo in questa stanza un recipiente con dell'acqua anch'essa a
> temperatura T
> -la temperatura è quindi T, uniforme in tutti i punti
> -l'aria, pardon, il vapore acqueo nella stanza *è saturo*, quindi,
> sempre come riminescenze dal mio prof, di fisica siamo in una situazione
> di "equilibrio" perchè statisticamente tante molecole di acqua
> evaporano, tante ne condensano, sia sul pelo dell'acqua, sia sulle
> pareti

si, non c'è evaporazione NETTA né condensazione NETTA (anche
se i due processi non si fermano), a meno di effimere
piccole fluttuazioni nel tempo (ma se si media anche nel
tempo svaniscono pure esse)

>
> non sono sicuro di aver ben posto il problema,

no : qual è il problema ?

> ma mi è venuta la
> seguente idea, magari sbagliata: in questo continuo processo di
> evaporazione e condensa, visto che l'evaporazione produce un
> abbassamento della temperatura, che magari non è compensato dalla
> condensazione

perché non condensato ? Ti risulta che il calore latente di
condensazione possa essere diverso da quello di vaporizzazione ?
Ma dai, avremmo un moto perpetuo automatico servito sul piatto.

Forse stai pensando a una macchina ciclica REALE, tipo
freezer, dove i due processi avvengono in senso opposto in
parti diverse (compressore/condensatore e valvola di
espansione) in cui le energie in gioco non sono uguali ...
ma qualsiasi sistema REALE non lavora mai in condizioni di
perfetto equilibrio tra stati, per cui produce sempre
dissipazioni ed un certo grado di irreversibilità. Non
significa che siano diversi i due calori latenti, solo che
non si può compiere un ciclo completo senza avere scaldato
anche un po' l'ambiente producendo entropia che il sistema
termodinamico statico (pseudo-statico) non produce perché è
in condizione di perfetta reversibilità.

> (in tal caso il problema non si pone neanche, ma io non lo
> so valutare),

il calore latente di condensazione è (necessariamente)
identico a quello di vaporizzazione (alla stessa T, P e
composizione) ! A T diverse, o P diverse, o composizione
diverse possono variare, ma è ovvio.

> non è che alla fine in questa stanza immaginaria si arriva
> allo zero assoluto? Con entropia massima magari.

Oddio un sistema allo zero assoluto al massimo avrebbe la
sua entropia MINIMA, non massima (se lavoriamo a volume
costante).

Da quello che ho capito da video divulgativi sulla morte
termica-entropica finale dell'universo, la massima entropia
non si sarebbe ottenuta tanto dal raffreddamento, quanto dal
fatto che sarebbe alla fine svanita tutta la materia
condensata per fare posto a un numero incommensurabile di
fotoni (che non decadono mai, pare), sempre più freddi, e
dalla incommensurabile espansione : sarebbe anche l'aumento
di volume, la diluizione del brodo, a incrementare l'entropia.

P.S. non ho la più tenue idea se e come il concetto di
entropia possa essere collegato al numero / frequenza dei
fotoni in un sistema fatto interamente di luce. Anni fa
proprio qui lessi che il numero dei fotoni è aleatorio e non
è un'invariante di un sistema, che sono sommabili e
divisibili, ergo questo è un punto totalmente oscuro per me.

> Nello scusarmi per l'avere eventualmente scritto "inesattezze
> colossali" (euf.) vi auguro una bella domenica e bei giorni a venire
>

ciao

-- 
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Sun Aug 09 2020 - 15:04:55 CEST

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