Re: Pellicole impressionate dai raggi x
giorgio ha scritto:
> Buongiorno a tutti,, mi scuso per la banalita della domanda che a
> molti parra sicuramente infantile, poiche io non mi occupo di fisica
> ne di medicina rivolgo a voi questo mio dubbio.
> Le pellicole radiografiche(lastre) che si usano normalmente quando si
> fanno le radiografie e che vengono impressionate dai raggi x,
> diventano a loro volta radioattive? e come mai rimangono
> impressionate, ovvero qual'� il meccanismo del loro funzionamento?
La tua e' una preoccupazione che credo piuttosto diffusa, non tanto
per le lastre da raggi X, quanto per gli alimenti che vengono
"irradiati" gamma per sterilizzarli e assicurarne quindi la
conservazione.
Le parole "radiazione" e "radioattivita'" sono pericolosamente simili,
e sembrano suggerire che la radioattivita' possa essere qualcosa che
"si attacca", ma non e' cosi'.
La radioattivita' e' una proprieta' di certi nuclei atomici, e puo'
anche essere "indotta" bombardando nuclei non radioattivi con
particelle.
Ma ci vogliono condizioni ben precise, su cui non credo utile entrare,
ma che la gente del mestiere conosce benissimo in modo da evitarle
quando si devono evitare.
Percio' gli alimenti irradiati *non sono radioattivi*, ne' lo sono le
lastre X.
Come funzionano le lastre? esattamente come le normali pellicole
fotografiche. La radiazione (luce visibile o raggi X, fa lo stesso)
strappa degli elettroni da alcuni atomi (li "ionizza").
Per ragioni che riguardano piu' la chimica che la fisica, questi atomi
ionizzati, che fanno parte di piccoli cristalli di sali d'argento,
diventano punti d'attacco per un reagente chimico (il cosiddetto
"sviluppo") il quale trasforma il sale d'argento (trasparente) in un
granulo d'argento, che appare nero alla vista.
E cosi' dove e' arrivata piu' radiazione la lastra appare piu' nera.
Avrai infatti notato che se ti fai per es. una radiografia del torace,
le costole sono bianche su uno sfondo piu' scuro: questo perche' le
ossa assorbono la radiazione, e quindi in quei punti ne arriva meno
sulla lastra.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Feb 20 2004 - 21:24:24 CET
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