Elio Fabri wrote:
> Questa domanda mi piace un sacco :-)
> Martedi' la porro' ai miei studenti (corso "Introduzione alla
> relativita' generale").
Poi facci sapere le risposte!
> Risolsi il problema slacciandomi l'orologio da polso, e usandolo come
> pendolo: alla partenza l'orologio si sposto' indietro, forse di 30
> gradi, il che corrisponde a un'accelerazione di circa 0.5 g.
> (Qualcuno ha dei dati sulle accelerazioni al decollo? Mi pare fosse un
> MD-80.)
Mi pare un po' sovrastimata. Gli MD80 hanno un peso massimo al decollo
di circa 150000 lb, e la spinta massima per ciascuno dei due motori e`
di circa 20000 lb ciascuno, e quindi siamo dalle parti di 0.25 g.
Da considerare che i liner non decollano mai a piena spinta, e anche se
aprissero al massimo le manette, i motori non darebbero la spinta
massima perche' sono lenti rispetto all'aria.
In decollo il peso puo` essere minore di quella massima, ad esempio
anche solo 100000 lb, ma le manette vengono aperte ancora meno!
La massima accelerazione che si ha in aereo e` durante la corsa di
atterraggio, per alcuni aerei (gli airbus 320 mi pare) puo` arrivare a
0.4 o 0.5 g. Un aereo ha bisogno di piu` pista per decollare che per
atterrare (ci sono anche differenze di velocita` fra decollo e atterraggio).
> Ora se immagini l'aereo in volo, a velocita' costante, ma in salita
> con pendenza di 30 gradi (cosa che ritengo impossibile, ma solo per
> ragionare) che cosa avrebbe detto il mio pendolo?
> Esattamente la stessa cosa!
Si`, 30 gradi sono proprio tanti! Quello che conta per il pendolo, se
non ci sono accelerazioni, e` l'angolo di assetto, che dopo il decollo
puo` arrivare a 20 gradi, ma l'angolo di salita e` minore.
Ciao
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Sat Feb 21 2004 - 17:45:27 CET