Il Mon, 17 Aug 2020 19:11:36 -0700, dariohp2000 ha scritto:
> Leggendo questi appunti del Prof. Fabri, mi sono venuti vari dubbi..
> http://www.sagredo.eu/varie/carpi-2009a-short.pdf
>
>
> Alle pagine 36-37 (ma è utile leggere tutte le pagine), c'è scritto che
> pur mettendosi in un RI in caduta libera non è possibile eliminare del
> tutto la gravità, rimangono piccoli effetti(le forze di marea che non è
> possibile eliminare).Da dove viene questo residuo di gravità ?
>
per come mi pare di capire il pezzo di testo che riporti (e non ho letto
il resto), sembrerebbe che la risposta sia già nel testo laddove
definisce il TIPO di forze (di marea), che nascono dalla non uniformità
di un campo gravitazionale "reale" su un oggetto ESTESO.
Quindi se non intendo male, le piccole forze di cui si parla sono poi
QUALITATIVAMENTE le stesse del famigerato "effetto spaghetti" ... tra
l'altro, anche se non ricordo il titolo, avevo aperto una domanda
relativa tempo fa (quanto ? boh) e proprio il prof Fabri aveva fatto una
simulazione su un corpo campione in campo di gravità mostruosamente
intenso (e quindi con gradienti ripidi nelle vicinanze della sorgente) di
forma opportuna.
Mi spiace non rammentare il titolo ... forse c'era buchi neri ma non sono
sicuro nel subject. Però penso che ti sarebbe utile leggere i calcoli che
aveva fatto lì.
Ricordo due tipo di esperimenti : due palle massive legate da fune
inestensibile, oppure due palle massive legate da lunga barra rigida di
massa trascurabile, sempre per amplificare gli effetti della non
uniformità : in sostanza il corpo nel suo insieme si identifica col
centro di massa, che descrive bene il moto totale, ma se il corpo
contiene dinamometri interni che connettono le parti, anche se è in
caduta libera (il suo baricentro), gli indicatori possono segnare forze
compressive o di stiramento dei vincoli secondo come sono orientati (toh,
questo me lo sono ricordato ! Le forze compressive nascevano per vincoli
orientati perpendicolarmente alla retta che congiunge il CdM alla
sorgente gravitazionale, e moto rettilineo (le due palle equidistanti
alla sorgente .... non so se questa si chiami forza di marea, era di
origine "puramente geometrica", dovuta alla naturale convergenza delle
rette di moto libero, a cui il vincolo pone una restrizione geometrica,
le forze di stiramento quando le due rette erano parallele, per cui una
palla più lontana era tirata meno fortemente della palla più vicina)
sul resto non ti so dire niente
>
>
>
>
> Poi a pag. 28 fa vedere un grafico in cui si vedono due palline in un RI
> in caduta libera. Ma di queste due palline una accelera verso l'alto ed
> una accelera verso il basso. Anche qui il Prof. spiega...ma se qualcuno
> di voi potesse spiegarmi meglio, sarebbe gradito. Io come detto sopra
> pur non avendo capito il<residuo> di forza di gravità ineliminabile, lo
> accetto come vero. Ma accettandolo come vero faccio questo ragionamento
> (evidentemente errato). Mi trovo in un RI in caduta libera, se non ci
> fosse nessuna gravità le due palline rimarrebbero al loro posto senza
> nessuna deviazione. Però pare che un <residuo di gravità ci sia e allora
> perchè le due palline non deviano ENTRAMBE verso il basso ? Perchè una
> devia verso il basso e l'altra verso l'alto ?
--
la firma la setto dopo
Received on Tue Aug 18 2020 - 16:10:57 CEST