Re: Dark Matter: e' composta da gravitoni?

From: dumbo <_cmass_at_tin.it>
Date: Sun, 25 Jan 2004 01:25:38 GMT

"attilio" <gattilio_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:bc64dd5f.0401220421.4f4c077a_at_posting.google.com...

> Ovviamente, questo non basterebbe e resterebbe ancora oltre
> l'80 per cento di massa di ignota origine...
> ...A meno che il rapporto di massa barione / neutrino(dell'elettrone)
> non sia stato piu' basso di un fattore 10 o piu' in passato.
> Volevo appunto chiedervi se a voi risulta che la stima della
> massa mancante abbia qualche dipendenza dalla distanza delle
> galassie osservate, o se invece e' un dato cosmico omogeneo.

premetto che non sono aggiornato su questo tema...
la massa mancante � stata calcolata sia su base cosmologica
(cio� per ottenere uno spazio piatto o molto vicino alla piattezza,
come richiesto dall' inflazione) sia sulla base astrofisica che dici tu,
cio� per spiegare il moto delle stelle dentro le galassie e quello
delle galassie dentro gli ammassi. Se non sbaglio le due valutazioni
concordano. Inoltre, poich� la materia oscura deve essere postulata
nella stessa quantit� sia per le galassie lontane che per quelle vicine,
direi che la stima � un dato omogeneo.

> Sarebbe anche interessante verificare sperimentalmente una
> eventuale lenta variazione col tempo del
> rapporto di massa protone/elettrone.

se i rapporti tra le masse cambiano, la cosa diventa ancora
pi� complicata, forse in modo proibitivo, rispetto al caso
di masse che cambiano tutte allo stesso modo.
Uno degli articoli che ti segnalavo nell'ultimo post, cio�

Gruber, R.P. and Brahm, D.E: 1993, General Relativity and Gravitation
_ 22 _ 655

discute proprio il caso del rapporto variabile e dice in sostanza
" speriamo che non sia vero, o ci sar� da faticare..."
L'articolo, lo dico tra parentesi, d� anche il limite superiore
(aggiornato al 1993, non so quanto sia valido oggi)

( 1 / m ) # d m / d t # < 10 ^ (- 18 ) s ^ (-1) ~ H

con m massa qualunque, H costante di
Hubble, e # # indica il valore assoluto.

C'� poi da aggiungere che le masse sono probabilmente legate alla
costante di struttura fine elettromagnetica alfa ~ 1/137. (*)
Se questa � rigorosamente costante, addio variabilt� delle masse.
Se non lo �, varia in modo cos� lento (lo dicono le misure) che i
rapporti tra le masse sono quasi esattamente costanti, e le conseguenze
della loro variabilit� probabilmente trascurabili.

(*) mi riferisco alla famosa relazione

M = 2 m / alfa
M = massa del pione, m = massa dell'elettrone
segnalata da

Nambu, Y.: 1952, Prog. Theor. Phys. _7_ , 595.

e alle altre che trovi in

Salam, A. & Tiomno, J.: 1958, Nucl. Phys. _9_ 585
(derivano la massa del protone da m , alfa e altre
costanti di accoppiamento)

Barut, A.O.: 1979 Phys. Rev. Lett. _42_ 1251
(estende il lavoro di Nambu e lega la massa
del muone a m e ad alfa )

Akers, D.: 1987 ( non so altro)

W = ( m / 2 ) ( 2 alfa ) ^ ( - 3 )

dove W = massa del bosone W.

> ciao e di nuovo grazie mille a entrambi!
> attilio

di niente, ciao
Corrado
Received on Sun Jan 25 2004 - 02:25:38 CET

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