"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:bujves$19n7$1_at_newsreader1.mclink.it...
> Beh, ora non mi farai mica recensire tutto il libro, un pezzo alla
> volta :-))
Tranquillo, mi e' passata la voglia di ricopiare :-)
> > (1) Per un osservatore esterno essi sono in caduta libera rispetto al
> > centro della Terra.
> > Inoltre si mantengono alla stessa distanza dalla Terra perche' gli e'
> > stata fornita la giusta velocita' tangenziale che consente alla forza
> > gravitazionale di fungere da forza centripeta per il moto circolare e
> > uniforme.
> A parte la "caduta libera rispetto al centro della Terra", che non mi
> piace, diciamo che e' tutto vero; ma perche' giustificherebbe
> di parlare di "assenza di peso"?
Secondo me e' simile alla spiegazione che ripetono gli istruttori di nuoto
ai loro allievi:
in acqua la gravita' e' minore.
Un conto e' dire che non c'e' la gravita', un conto e' (o dovrebbe essere)
dire che c'e' un'altra forza che si oppone.
A volte infatti si parla di "assenza di gravita'" che mi sembra facilmente
contestabile.
"Assenza di peso" invece mi sembra una espressione piu' subdola.
La cosa piu' convincente mi sembra quella di sotto: non ho un pavimento
sotto i piedi mi manca la percezione degli effetti della reazione
vincolare, non sento il mio peso. Il che non vuol dire che sia nella
stessa situazione pero' di chi si trova nello spazio "lontano da astri e
pianeti" ed in effeti questo lo dice dopo.
> > (2) Non essendo a contatto con il suolo, non esiste la forza che li
> > spinge verso l'alto.
> > La nostra percezione psicologica del peso coinvolge anche la forza
> > con
> > la quale il suolo ci spinge verso l'alto.
> Vero ma mi pare un po' semplicistico.
> Direi che la percezine del peso sia soprattuto legata allo sforzo
> muscolare che occorre fare per stare dritti, e alla sensazione della
> compressione di tutte le articolazioni: soprattutto anche, ginocchi,
> colonna vertebrale.
Beh il libro ovviamente non vuole entrare nel dettaglio medico, certo
quando si parla di percezione e' difficile restare solo nel campo della
fisica! Sopratutto se si tira in ballo la percezione "psicologica".
> > Quando siamo fermi in un ascensore in moto, se l'ascensore sale,
> > sentiamo un aumento di peso, se l'ascensore scende, abbiamo la
> > sensazione che il nostro peso sia diminuito.
> > Questo effetto, che sara' considerato nell'esempio 7, e' il risultato
> > dell'aumento o della diminuzione della forza che il pavimento
> > dell'ascensore esercita su di noi.
> Ahi ahi ahi, direbbe Mike Bongiorno...
> Si sono dimenticati di dire che l'ascensore deve *accelerare*,
> altrimenti la variazione di peso non c'e'...
diciamo che hanno sottinteso ascensore che parte da fermo per salire =
apparente aumento di peso e viceversa ascensore che parte da fermo per
scendere = bilancia che segna un peso inferiore.
A ben pensarci sarebbe un transitorio perche' alla fine l'ascensore non
puo'
continuare ad accelerare!
L'ascensore, nel bel mezzo del suo viaggio, lontano dai piani di partenza
e
arrivo ha velocita' circa costante e quindi la bilancia segna quello che
deve
segnare, a seconda del peso del passeggero.
> > Se l'astronave ruota attorno ad un'asse, gli astronauti, stando in
> > piedi perpendicolarmente all'asse di rotazione, a causa del fatto che
> > il pavimento deve loro fornire la forza centripeta necessaria a
> > mantenerli in moto rotatorio, sperimenterebbero una "gravita'
> > artificiale". Questa forza dovuta al suolo viene percepita come peso.
> A essere pignoli, avrebbero dovuto dire che gli astronauti staranno un
> po' lontani dall'asse. L'idea base e' giusta, ferma restando
> l'obiezione di prima circa l'importanza delle spinta del pavimento.
2001: odissea nello spazio? Non sarebbe meglio parlarne dopo avere
introdotto anche la forza centrifuga per poter vedere come la vede chi sta
dentro l'astronave? Va bene che per ora hanno ammesso analizzare il
fenomeno da un sistema
inerziale.
Curiosita': il Rosati-Casali (sono doventi pisani, vero?) e'
chiaro su questi aspetti?
> Mi fermo qui, ma mi domando: prima o poi si parla di riferimenti non
> inerziali e di forze apparenti? O si resta solo a questo livello
> puramente qualitativo?
Esatto, almeno su questo.
Appena c'e' l'ombra di un argomento un pelo "complicato" va tutto in
paragrafi
facoltativi. I sistemi non inerziali sono spiegati in un paragrafo dove si
fa l'esempio di un camion che decelera, se ben ricordo, non ho il libro
qui
ora, e dentro c'e' una slitta. Si analizza la descrizione dell'osservatore
dentro il camion e quella dell'osservatore che sta fuori nella solita
strada supponendo che la Terra sia un rif. inerziale etc.
In un altro paragrafo, senza ombra di un calcolo, parla dei sistemi non
inerziali e cita la F. di Coriolis parlando dei cicloni.
ben lontano da quello che fa il Mazzoldi che invece a volte fa descrizioni
*quasi* da Meccanica Razionale.
> C'e' qualche esempio opposto (a parte l'astronave rotante) di un
> "peso" apparente dovuto all'accelerazione del riferimento in assenza
> di campo gravitazionale?
Beh sinceramente non ricordo tutti gli esempi che vengono fatti nel
testo. Tra l'altro e' un libro che ha un ordine strano negli argomenti.
> C'e' una discussione di questo "peso" nei suoi effetti statici e
> dinamici, e non solo nella percezione di un possibile osservatore?
Nei paragrafi successivi si parla di massa e peso, si parla anche del
dinamometro, della differenza fra misura statica e dinamica delle forze.
Prima ancora nel paragrafo sulla terza legge di N. fa l'esempio del blocco
appeso alla molla.
andrea
P.S. Adesioni alla campagna dell'Unione Astrofili Italiani contro
l'eccessiva diffusione dell'astrologia nei media, votate a questo
indirizzo:
http://www.astroarte.it/moduloadesioni.htm, il vostro nome e
eventuale indirizzo del sito web in cui comparira' il logo "antioroscopi"
sarnno indicati qui
http://scis.uai.it/adesioni.htm
Received on Wed Jan 21 2004 - 19:27:40 CET