Re: Curiosità: qual'è la più difficile branca della fisica?
Il 23/08/20 08:28, ansiagorod_at_pirlmail.com ha scritto:
.....
> Probabilmente ho dato per scontati certi assunti della mia domanda senza
> renderli più espliciti, cosa che tento di fare ora. So da sempre che non
> solo tutta la fisica, ma qualsiasi suo ramo o argomento è 'il più
> difficile'; molti dei motivi sono stati elencati nelle altre due
> risposte e peraltro c'è un fatto generale: la difficoltà di qualsiasi
> argomento dello scibile umano non è limitata superiormente.
....
> La mia domanda era molto più terra terra delle questioni antropomorfiste
> (delle quali se posso dirlo, non vedo molta relazione con l'argomento),
> e sorge dal mio personale apprezzamento, per quello che vale, verso
> molti partecipanti del forum. Dietro ciascun fisico o ingegnere o
> matematico, ci sono persone; sapere cosa le ha messe in difficoltà, se
> mai questo è accaduto nella loro carriera, dice molte cose su come si
> affrontano i problemi e soprattutto sulle specificità del singolo
> argomento. Quando si conosce, se pure telematicamente, qualcuno
> nell'arco di anni, avere una sua opinione sul modo di affrontare
> qualcosa, dice molto anche sulle particolarità di questo qualcosa e il
> modo corretto di affrontarlo.
>
> Non solo, ma avevo in mente un motivo persino più semplice; immaginare
> una persona in gamba mentre affronta un'argomento difficile è uno sprone
> e un ispirazione, e forse molti lettori silenziosi ne trarrebbero
> ispirazione a loro volta........ io sicuramente si.....
....
Con questa precisazione fai fare una "rivoluzione copernicana" alla
domanda che mi permette di scrivere la mia.
Argomenti che mi hanno messo o mi mettono in difficoltà ce ne sono
veramente tanti. La risposta breve alla domanda su quale sia la branca
della fisica più difficile potrebbe essere "quella di cui mi sto
occupando in questo momento". Da un lato, qualsiasi argomento, una volta
che si va abbastana a fondo può richiedere un livello di sofisticazione
e di esperienza nelle manipolazioni formali da mettere a dura prova
anche un Landau (ammesso che se ne facciano ancora di fisici di quel
tipo). Dall' altro, anche argomenti apparentemente "di base", visti in
un'ottica diversa possono evidenziare cose non capite a sufficienza.
Quindi, le difficoltà ci sono sempre, a qualunque livello. Il
principiante può essere messo in crisi da problemi banali per chi ha
superato il "primo livello" ma ad ogni livello nascono nuove difficoltà,
o, per dirla meglio, nuove sfide.
Come superarle? ci sono alcune ricette ovvie e altre un po' meno. Io ne
ho due preferite.
La prima è di "riavvolgere il nastro". Periodicamente occorre provare a
ritornare su argomenti, anche di base, come se fosse la prima volta (ma
non essendolo, le domande sono un po' diverse). Ripartire anche dagli
esercizi banali, per "togliere la ruggine" e allo stesso tempo per
rivederli sotto una luce diversa, meno puntuale e più "in prospettiva".
Richiede un po' di tempo da investire, ma personalmente l'ho trovata una
strategia utile su tempi lunghi. Meglio poi se la scelta degli argomenti
da "rivisitare" viene fatta sulla base di un problema specifico.
La seconda è di non reinventare l'acqua calda. Anche se può essere
rassicurante ricostruire tutto da sé un ragionamento o un calcolo, è
molto più efficiente (ma solo avendo già delle basi) partire da un
patrimonio di conoscenza che mai come oggi è ragionevolmente
accessibile. La difficoltà di questo approccio è che non va bene se non
si conosce nulla dell' argomento. Ma se si conoscono le "parole per
dirlo" e si ha la capacità di selezionare le risposte alle proprie
domande allora il vantaggio in termini di tempo può essere enorme.
Ogni riferimento anche a questo NG NON è puramente casuale.
Giorgio
Received on Mon Aug 24 2020 - 15:00:41 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Mon Feb 10 2025 - 04:23:30 CET