[Giampaolo Blanda:]
>Continuo a pensare alle cariche che si ammassano sulla superfice di un
>conduttore mentre alcune di loro potrebbero essere nel cuore del conduttore
>pi� distanti dalle altre... ma evidentemente mi sbaglio.
Prova a rappresentarti mentalmente il campo come linee di
forza. Se alcune delle linee prodotte dalle cariche alla
superficie si dirigessero verso l'interno, cosa mai farebbero?
Convergerebbero in un punto? Impossibile, una linea puo`
terminare solo su una carica di segno opposto (e` quel che
dice il teorema di Gauss, molto in soldoni). SI
incrocerebbero per poi uscire di nuovo? Le linee non
possono incrociarsi. Alla fin fine la risposta e` che tutte
le linee vanno verso l'esterno: le cariche di superficie
non producono alcun campo all'interno del conduttore.
Per questo le cariche interne migrano verso la superficie
senza incontrare resistenza. Quando sono prossime alla
superficie vengono respinte dalle cariche superficiali piu'
vicine, ma anche da quelle piu' lontane e piu' numerose
che si trovano dalla parte opposta. Le due repulsioni si
cancellano a vicenda.
(In verita` ci sarebbe un'altra soluzione: solo una parte della
superficie potrebbe produrre linee di forza che si dirigono
verso l'interno e che poi escono dalla restante parte di
superficie. In questa configurazione ci sarebbe pero` una
differenza di potenziale tra le due porzioni di superficie; le
cariche si distribuirebbero automaticamente in modo da
annullarla e ricondursi al caso precedente. In effetti, e`
proprio quello che fanno.)
Ciao
Paolo Russo
Received on Mon Jan 12 2004 - 23:32:56 CET
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