Re: bevande fredde d'estate, bevande calde d'inverno

From: Soviet_Mario <SovietMario_at_CCCP.MIR>
Date: Thu, 27 Aug 2020 03:41:12 +0200

On 24/08/20 21:31, ggufo wrote:
> bella giornata a tutti.
> stavo riflettendo su una mia convinzione, magari sbagliata, ma per
> questo servirebbero dei calcoli, che magari farete voi :)
> supponiamo di bere in estate una bevanda a 4 °C, diciamo 250 ml.
> quanto ci rinfresca?

beh, non so quale sia il nostro calore specifico medio, ma
siccome siamo più del 70 % di acqua, che è 1, e altri
materiali che è poco meno di 1 (grasso), le ossa non saprei,
imho si potrebbe assumere cautelativamente 0,9 in modo
approssimativo ...


chiaramente manca un dato saliente : quanto pesa tizio ?
mettiamo che pesi 75 kg.
Avendo calore specifico molto simile alla bevanda (pure essa
vicina a 1), il punto di equilibrio si raggiunge per la
regola della leva 75 : 0,25 volte più vicina alla T corporea
che alla T della bevanda

m1 * C1 * DeltaT_1 = m2 * C2 * DeltaT_2
siccome C1 e C2 sono entrambi vicini a 1,
DeltaT_1 / DeltaT_2 = m2 / m1

un po' meno spannometrico:

75 * 0,9 * (37 - X) = 0,25 * 1 * (4 + X)

> secondo me quasi niente, rispetto al calore che può assorbire dal nostro
> corpo, rispetto a quello che abbasserebbe la nostra temperatura di 1 °C
> (supponendo per assurdo una non immediata reazione del nostro
> organismo).

> al contrario supponiamo di bere in inverno una bevanda a 40 °C, sempre
> 250 ml.
> quanto ci riscalda?
> idem come sopra, anche se al contrario: non è che ci fornisca chissà
> quanto calore.

idem come sopra, salvo che cambiano i segni delle due
variazioni "X"

> ovviamente la cosa è soggettiva, psicologica, etc.

no, solo se per riscaldare intendi tu una cosa tipo
sensazione. Riscaldare è però anche una parola oggettiva, e
questo è calcolabile.

Ad ogni modo non abbiamo la stessa T nemmeno in assenza di
perturbazioni in parti diverse del corpo (per cui la T media
è la media di Trilussa)

> tuttavia la mia domanda è: in base a dei calcoli approssimati, pensate
> che si riuscirebbe a dimostrare quantitativamente che gli effetti in
> entrambi i casi sono trascurabili ?

certo che 'sto benedetto esame di fisica tecnica è davvero
remoto eh :)
Voglio dire : 3 o 4 anni fa un'esperienza di calorimetria
dove trovare la T di equilibrio di miscelazione (con in più
un calore di reazione, una neutralizzazione HCl 4 M + NaOH 4
M da determinare ... quindi la T di miscelazione era "il
bianco" da scorporare) l'ho fatta in una seconda ITIS. Che
non è che l'abbiano capita tutti, certo, ma da lì a ISF
cribbio ce ne passa.

Semmai, nel senso più comune in cui si dice che la T delle
vivande è trascurabile, non è tanto nell'effetto
riscaldamento immediato, di cui interessa ben poco in
generale, ma si assume che sia trascurabile (Salvo acqua !)
nel caso si stia parlando del potere CALORICO dell'alimento.
Una coca cola fredda, dall'alto della sua marea di zucchero,
porta enormemente più calorie di quelle che "toglie" per il
fatto di essere fredda.
Sino a poco tempo fa avevano fino al 15 % di zucchero, ora
forse sono scesi al 10 %.
Cmq in 250 g di coca cola fredda, avresti 25 g di zucchero,
100 KCal APPORTATE, da confrontare con le 8 KCal sottratte.
Trascurabile fisicamente no ... per una dieta assolutamente si.


> al contrario, visto che bevo (con calma) lo yogurt anche d'inverno, si
> potrebbe estendere il risultato al contrario: e cioè che assumere cibi
> freddi d'inverno non faccia poi questa grande differenza in senso
> negativo.

al di là della sensazione transitoria, ci sono alimenti più
"termogenetici" per varie ragioni (*)

* alimenti dalla forte azione "dinamico-specifica"
(tipicamente proteine con poco altro, certi grassi strani).
Spesso richiedono che anche fino al 15 % dell'energia netta
che apportano alla fine debba essere sprecata. Tipo il
fracking ! Noi non siamo nati per ricavare energia dalle
proteine, non lo facciamo con efficienza. Bruciamo malino
anche i grassi a catena lunga, solo il cuore e il muscolo
rosso in condizioni di carenza di zucchero li sanno bruciare
(trascurando il fegato che può "tutto").

* i forti stimolanti-tonici (caffè, cacao nero, thè molto
carico). Alzano proprio il metabolismo.

* alimenti molto indigesti : in questo caso il riscaldamento
anche notevole è dovuto allo sforzo digestivo (secrezioni
prolungate, motilità prolungata). Questo effetto è distinto
dall'ADS, perché la prima citata è di tipo METABOLICO,
questo è di tipo DIGESTIVO (ossia preliminare). Possono
ovviamente coesistere : mangiare al MacDonald hamburger con
formaggio fuso e patate fritte è terribile sia per sforzo
digestivo (ed ha anche una certa ADS perché c'è troppe
proteine e grassi .... cmq tutto ciò è il meno tra i danni
che comporta, altro che effetti termici !)

* varie combinazioni.

Notare che non c'è invece grossa correlazione con le calorie
apportate (l'energia).

> per non parlare di chi si beve il tè bollente nel deserto: ho letto che
> addirittura aiuta a rinfrescarsi.

penso che lo bevano spesso di notte, e la T nel deserto di
notte non è per niente calda. Di giorno non penso che
accendano fuochi.

Può sembrare assurdo, ma il mix di giornate lunghe circa
quanto le nottate, la scarsa capacità termica della sabbia,
il cielo tersissimo, creano poco accumulo di calore nel
suolo e un forte irraggiamento notturno che raffredda
rapidamente l'aria. Per cui ci sono sbalzi paurosi che uno
non abituato lo stroncano.

> ecco quest'ultima affermazione non la credo proprio.
> cosa ne pensate ?

no non penso che bevano roba calda di giorno, salvo se
l'acqua che usano è inaffidabile e la devono bollire volenti
o nolenti. Meglio una sudata che beccarsi amebe e protozoi,
alla bisogna.

> bel proseguimento di estate!
>


-- 
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Thu Aug 27 2020 - 03:41:12 CEST

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