Re: Intervista a Dirac

From: foice <NONfoiceSPAMMARE_at_tiscalinet.it>
Date: Mon, 15 Dec 2003 23:16:31 +0100

On Thu, 11 Dec 2003 14:15:45 GMT, "dumbo" <_cmass_at_tin.it> wrote:

>eppure tra i matematici � diffusa la sensazione che le entit�
>matematiche abbiano una esistenza indipendente dalla mente
>che le crea (e se si accetta questo punto di vista � meglio
>dire "che le scopre " ).

per come vedo io i matematici credo sia naturale per un matematico
pensare che le cose stiano cos�

>il punto � che tra gli infiniti modi matematici, che abbiamo
>a disposizione per descrivere l'universo, ne funziona uno solo.
>Perch� proprio quello? Forse perch� � quello il modo
>in cui la realt� oggettiva � costruita? Secondo me s�.

per me invece ne funzionano molti, solo che ognuno funziona a
differenti livelli di approssimazione o sotto certe condizioni.
infatti nessun modello matematico descrive l'universo in modo
perfetto, tutt'altro.
ancora non si sa se dobbiamo vedere in modo deterministico, caotico, o
chi sa cosa ...

>Per le capacit� siamo d'accordo, ma per le esigenze no:
>gran parte della matematica � stata costruita senza
>esigenze, solo per amore del sapere, per curiosit�,
>per ragioni estetiche, per gioco. Le applicazioni pratiche
>sono venute molto tempo dopo. Poi succede anche questo:
>tu inventi una formula per divertirti o per spiegare
>un solo fenomeno e poi ti accorgi che spiega tanti altri fenomeni
>che nemmeno sospettavi, e predice l' esistenza di cose che
>neppure immaginavi e che poi si trovano. E' difficile pensare
>di aver fatto un gioco mentale interno e niente di pi�, � pi� facile
>pensare che hai trovato una legge vera, che non � solo
>dentro di te ma � anche dentro la natura.
>Sei sicuro di poter liquidare il problema con una risposta
>"kantiana" del tipo " vediamo il mondo verde perch� abbiamo
>gli occhiali verdi " ?

avendo a disposizione solo la matematica in quale altro modo potremmo
descrivere la caudata di un grave?
piuttosto indagherei sul viceversa, quando la fisica mette la pulce
alla matematica, vedi le distribuzioni ... questo mi pare molto pi�
interessante per capire la relazione tra matematica e mondo ...
risolvendo, o cercando di risolvere, un problema del mondo un signore
inventa la distribuzione delta!

certo potrebbe solo essere la conseguenza della rappresentazione del
mondo che quel signore ha usato fino a quel momento, quasi una
conseguenza ovvia, ma sta di fatto che la natura ha in qualche modo
ispirato una strutura matematica.
direi che � anche molto interessante quanto apparto su le scienze
qualche mese fa sulla produzione artistica di Pollock, che
antelitteram dipingeva dei frattali ... non male
Received on Mon Dec 15 2003 - 23:16:31 CET

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