Re: Intervista a Dirac

From: foice <NONfoiceSPAMMARE_at_tiscalinet.it>
Date: Thu, 11 Dec 2003 01:41:37 +0100

On Sun, 07 Dec 2003 20:26:59 +0100, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
wrote:


> > Senza parlare del fatto che l' universo esisteva e funzionava
> > esattamente come oggi anche quando l'uomo non c'era.
>Questo mi sembra invece che non c'entri niente.
>L'universo esisteva e non aveva bisogno ne' di noi ne' delle nostre
>equazioni per funzionare.
>Siamo noi che abbiamo bisogno delle equazioni per capirlo...
Sono molto d'accordo, per� questo mi pare che ricada nello schema in
cui noi cerchiamo di applicare una descrizione matematica a qualcosa
che non � esattamente matematica, vuoi perch� � pi� imperfetto di
quello che � una descrizione matematica di un fenomeno, vuoi perch� �
pi� complesso di quello che si pu� descrivere con la matematica del
momento, quindi direi in uno schema di tipo "aristotelico" e allora
dove si va a discostare la tua posizione da questo tipo di
interpretazione?

> > ...
> > Ma viene da pensare: se una teoria brutta funziona
> > cos� bene, una bella funzionerebbe anche meglio.
>Qui sono d'accordo.
>Einstein diceva: l'invenzione del teorico e' libera, ma e' come quella
>del sarto: poi il vestito si deve adattare il cliente. E cosi' la
>teoria al mondo.
>Ma ci sono vestiti brutti e vestiti belli...
La semplicit� gioca un ruolo fondamentale per la comprensione, ma pure
la conconrdanza con i dati sperimentali, e questa non � estetica
soggettiva, trattamenti arbitrari dei dati a parte, una misura � una
misura e se una teoria brutta va bene con le misure per me � meglio di
una bella che ci litiga ... anche se mi verrebbe da migliorare la
bella teoria per meglio sposarsi con le misure ...
Received on Thu Dec 11 2003 - 01:41:37 CET

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